Zona Rossa, M5S: “Sconfitta di Solinas”.

Da lunedì la Sardegna torna in zona rossa. Un imprevedibile risultato guardando al primato dell’Isola delle scorse settimane che, con la zona bianca, aveva rappresentato un caso di rilevanza nazionale e che oggi, alla luce della nuova decisione del ministro Roberto Speranza, registra l’attacco del gruppo M5S in Consiglio regionale: “Lanciare una campagna di screening dal titolo accattivante, come ‘Sardi e sicuri’, e scegliere allo stesso tempo di non intervenire per potenziare la macchina dei vaccini – si legge nella nota del movimento – sono i segnali del repentino fallimento nella gestione dell’emergenza portata avanti da questo governo sardo-leghista. Abbiamo denunciato l’avvio di una campagna di screening estremamente tardiva, abbiamo denunciato l’alto numero di vaccinati senza averne diritto, l’insufficienza di organico negli hub, e l’assurdità del procedere per slogan senza guardare all’unico dato ancorato alla realtà: i numeri della pandemia. Così, oggi, la Regione Sardegna, sempre più interessata agli spot che ai dati, si ritrova inesorabilmente in zona rossa, con buona pace per chi, colpito da una crisi economica senza precedenti sta faticando a pagare le rate del mutuo, gli affitti, le tasse, e talvolta a mettere assieme il pranzo con la cena”.

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“La campagna ‘Sardi e sicuri’ è stata solo un inutile dispendio di energie”, osservano i pentastellati.

“Infine, riportando le dichiarazioni rilasciate ieri dal Presidente Draghi, il quale ha sottolineato “quanto più vacciniamo, tanto più possiamo pensare alle riaperture”, possiamo dire che la Sardegna ha veramente fallito, permettendo a tanti di saltare la fila, arrivando a stipulare un accordo con i medici di base che ancora non ha portato alcuna azione in concreto e, soprattutto, negando a se stessa di aver bisogno di medici militari di supporto sin dalle fasi iniziali della campagna di vaccinazioni”.