Zenga ‘stecca’ la prima.
Continua la corsa per l’Europa League dell’Hellas Verona, mentre per il nuovo allenatore Walter Zenga il ritorno al calcio giocato inizia con una sconfitta di misura. Il recupero della sesta giornata di ritorno si chiude, infatti, con il risultato di 2-1 per gli scaligeri.
Il Cagliari, contrariamente al tipico 4-3-3 del mister milanese, si schiera inizialmente con un 3-5-2. Davanti a Cragno, ci sono Cacciatore, Ceppitelli e Pisacane; nel reparto di mezzo, da destra, Nandez, Ionita, Cigarini, Rog e Pellegrini; coppia d’attacco formata da Simeone e Pereiro.
Un Cagliari che parte con le armi spuntate, vista l’assenza dei giocatori più prolifici e determinanti, come Joao Pedro e Radja Nainggolan. Subito insidioso il Verona nei primi minuti, con una sventola da fuori di Lazovic, che Cragno in tuffo respinge.
Prima avvisaglia che anticipa il vantaggio dell’Hellas, che arriva dopo pochi minuti. Al 13′ i padroni di casa passano in vantaggio: cross dalla sinistra di Lazovic, Di Carmine di testa gira sotto la traversa. Al 19′ Lazovic si accentra dalla sinistra, tiro di destro che si infrange sulla traversa; poi è Cragno ad intervenire su conclusioni di Verre e Faraoni. .
L’Hellas è aggressivo, tiene il Cagliari nella propria 3/4 di campo, e raddoppia al 26′: Verre porta palla sulla trequarti, e apre per Di Carmine, tiro di destro forte e teso, che supera ancora Cragno.
Al 35′ Hellas, sembra che la partita possa prendere un’altra piega, con l’espulsione di Borini per un brutto fallo su Rog: una decisione presa dall’arbitro Manganiello su segnalazione dell’addetto al VAR Aureliano. La conseguente punizione, appena fuori area, è calciata da Pereiro, traiettoria maligna diretta verso l’angolino, Silvestri si tuffa sulla sua sinistra e manda in angolo.
Nel finale del primo tempo i sardi accorciano con Simeone al 43′: lunga sventagliata di Cigarini a tagliare il campo, intelligente sponda di Pellegrini per Simeone, sinistro di controbalzo, imprendibile per Silvestri.
Nel secondo tempo giravolte di cambi: Birsa rileva Pereiro nel Cagliari, Juric inserisce Veloso al posto di Verre. La superiorità numerica permette ai rossoblù di mettere maggiore pressione alla difesa gialloblu: una lunga azione offensiva è conclusa da Rog con un sinistro a giro, pallone impreciso. Subito dopo Zaccagni sostituisce Di Carmine.
Al 54′ cross invitante di Cacciatore, Simeone e Ionita non ci arrivano, forse c’è anche una spinta di Faraoni sul centravanti argentino, l’arbitro lascia correre. Due minuti dopo Nandez si destreggia al limite, conclusione fuori bersaglio. Ancora l’uruguayano ha una buona palla a disposizione in area, ma non trova il tempo per il tiro.
Al 68′ entrano Mattiello e Paloschi per Cacciatore e Ionita, i rossoblù assumono un volto ancora più offensivo. La superiorità numerica termina al 69′: Cigarini rimedia il secondo giallo per un fallo su Amrabat. La pressione del Cagliari si affievolisce. All’84’ i due tecnici cambiano i laterali di sinistra: Dimarco per Lazovic, Lykogiannis al posto di Pellegrini.
Grande occasione per il Cagliari all’86’: sugli sviluppi di un angolo di Birsa, Pisacane si trova un buon pallone al centro dell’area, ma in contro tempo non riesce ad indirizzare di testa verso la porta di Silvestri. Poi è Lykogiannis a colpire di testa, sempre su angolo di Birsa, nemmeno il greco centra lo specchio. Raccolte le ultime forze, i rossoblù si lanciano all’attacco. La difesa dell’Hellas regge sino ai 3′ di recupero concesso dal direttore di gara.
Al termine dell’incontro Walter Zenga ha commentato la prestazione dei suoi giocatori: “La squadra ha corso tanto, inizialmente magari non nel modo giusto, però piano piano ha fatto girare bene la palla. Certo, in alcune occasioni avremmo dovuto essere più cattivi davanti alla porta, gli spazi dovevano essere attaccati con più attenzione. Non sono uno che ama cercare alibi, però le assenze erano tante”.
Una sconfitta già archiviata per Zenga, entrato in ‘modalità Spal’: “Torniamo a casa arrabbiati per il risultato, ma con la consapevolezza di essere riusciti a reagire dopo la brutta partenza. La squadra ha rifiutato l’idea della sconfitta, non è rimasta passiva: altri sarebbero naufragati, dopo essersi trovati sotto di due gol dopo venti minuti sul campo di un avversario forte come il Verona, Bisogna essere determinati e cattivi su certe situazioni, capire che si può fare meglio. Il bello di dover giocare tante partite in poco tempo è che non c’è tempo di rimuginare sui risultati negativi, martedì ci aspetta la Spal a Ferrara”.
foto Valerio Spano, ufficio stampa Cagliari Calcio