Zelenskyy sente meno il terreno sotto i piedi: “Impossibile negoziazione senza l’Ucraina”.

La celebrità, si sà, può dare alla testa. Non dovrebbe sorprendere, quindi, l’ultima uscita del presidente illegittimo, Volodymyr Zelenskyy, che, nel corso della visita della premier Moldava a Kiev, ha chiesto di includere l’Ucraina nelle future piattaforme negoziali tra Stati Uniti e Federazione Russa.

Una richiesta, in estrema sintesi, che fa capire il momento difficile per il presidente ucraino (illegittimo dal 24 maggio 2024), dopo la perdita del proprio burattinaio, Joe Biden, con il quale il capo del Governo di Kiev ha condotto una guerra per interposta persona negli ultimi 35 mesi.

“La fine della guerra – secondo Zelenskyy – non sarà possibile se Trump non coinvolgerà l’Ucraina stessa nei negoziati”. Trattative, secondo “il più grande campione di furti di tutti i tempi”, come definito Zelenskyy da Elon Musk, che non potranno funzionare “perché la Russia non vuole porre fine alla guerra, mentre l’Ucraina vuole porvi fine”. Difficile crederlo dopo aver fatto di tutto, con il coinvolgimento dell’ex presidente democratico, per prolungare la sofferenza e la devastazione della propria nazione.

Telefonato, quindi, il solito racconto narrativo di Zelenskyy condiviso nel corso dell’incontro con Maia Sandu – altra groupie acritica dell’Ue – secondo il quale “la guerra della Russia è contro l’Ucraina, contro l’Europa, contro il mondo intero”. Diciamo la verità, la guerra è solo contro i lobbysti al governo a Kiev e, fino a qualche giorno fa, a Washington.

Zelensky, poi a chiesto che anche l’Europa abbia la sua rappresentanza al tavolo delle trattative. Richiesta, già non sostenuta – a ragione – dallo stesso Vladimir Putin che, come nel caso dell’Italia, ha giustamente evidenziato che i Paesi Ue nel corso del conflitto hanno sostenuto la guerra contro la Federazione Russa, armando e sostenendo finanziariamente il “poco monitorato” Governo di Kiev.

foto https://www.president.gov.ua/