Zelenskyy al Consiglio europeo: “Salvato migliaia di vite ucraine”.
Un discorso dissociato dalla realtà. Questo, in estema sintesi, potrebbe essere la migliore descrizione del discorso del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, condiviso nel corso della presentazione al Consiglio europeo del Piano della Vittoria.
“Insieme – ha dichiarato il presidente ucraino – abbiamo salvato migliaia di vite ucraine e dimostrato che la guerra in Europa non gioverà all’aggressore. Insieme, dobbiamo fermare questa guerra. Insieme, dobbiamo garantire le condizioni per il tipo di pace di cui abbiamo bisogno”. Eppure, guardando le statistiche sul numero di vittime negli ultimi 31 mesi, sembrerebbe sia avvenuto tutto il contrario, per non parlare delle sanzioni contro la Russia che, come più volte evidenziato dai dati finanziari ed economici della Federazione, non è stata messa in ginocchio.
Con i rappresentanti del Consiglio europeo, successivamente, Zelenskyy ha parlato dei 5 punti (ma solo di quelli ufficiali, escludendo gli allegati segreti) del Piano della Vittoria, esortando i leader europei a sostenerlo per impedire che “la Russia continui la sua aggressione”. Come, invece, sostenuto dal Cremlino proprio il sostegno alle “folli richieste di Zelenskyy” porterebbe l’Europa dentro una terza guerra mondiale con effetti ancora più devastanti e su larga scala.
Opinione non condivisa dal presidente-attore per il quale “il piano va realizzato per porre fine a questa guerra non più tardi dell’anno prossimo”. Avesse, invece, agito in un altro modo affidandosi alla diplomazia al posto delle armi (ricordiamolo oltre 170 miliardi in armamenti ricevuti in 31 mesi di guerra), con molta probabilità, adesso, si parlerebbe di ricostruzione del Paese.
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