YounGOALS. I giovani italiani chiedono una migliore educazione finanziaria.

I giovani italiani chiedono di potenziare le proprie conoscenze nell’ambito dell’educazione finanziaria. E’ quanto emerge dall’indagine online che ha coinvolto circa 56.000 ragazze e ragazzi tra i 16 e i 25 anni, realizzata da Studenti.it e Intesa Sanpaolo.

Da qui i due promotori hanno deciso di realizzare YounGOALS, un progetto di educazione finanziaria finalizzato a rendere i giovani più consapevoli delle loro scelte finanziarie.

“La gestione del risparmio – per Andrea Lecce di Intesa Sanpaolo – si insegna e si impara fin da piccoli: aumenta le nostre opportunità di scelta, ci rende più autonomi e contribuisce alla serenità del nostro futuro”.

I partecipanti all’indagine, ricordano da Intesa Sanpaolo, in particolare, hanno espresso il desiderio di saperne di più, ad esempio, sui piani di risparmio, assicurazioni e sulle forme di investimento.

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Di risparmio, secondo l’indagine, si comincia a parlare in famiglia: è questa la prima fonte di informazione per il 36% degli intervistati. Per il 26% le prime nozioni arrivano dalla scuola; per un altro 26% dalle piattaforme digitali. A svolgere un ruolo importante è anche il programma di Alternanza scuola-lavoro: il 31% degli studenti ha, infatti, dichiarato di aver migliorato le proprie conoscenze in ambito economico proprio grazie a questa modalità didattica.

Tra gli argomenti di carattere economico-finanziario su cui vorrebbero avere maggiori informazioni, i giovani partecipanti all’indagine mettono al primo posto i piani di risparmio (32%), mentre il 31% vorrebbe avere maggiore dimestichezza con i mercati finanziari, mentre il 14% degli intervistati vuole approfondire le proprie conoscenze sui principali indicatori macroeconomici, come PIL, debito pubblico e inflazione.

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Il 73% dei partecipanti all’indagine ha già iniziato a risparmiare: il 23% ha un libretto, un conto o un piano di accumulo aperto dalla famiglia; il 17% risparmia occasionalmente, mentre il 15% lo fa per potersi permettere acquisti importanti. Solo il 27% non pensa a mettere qualcosa da parte.

Tra gli strumenti finanziari utilizzati, il 24% degli intervistati si avvale di una carta prepagata, il 22% usa prevalentemente un conto corrente bancario e un altro 12% un conto corrente postale: il 42% non dispone di alcuno strumento.

Quando si tratta di modalità di pagamento, il contante rimane ancora lo strumento principale: a preferirlo è il 39% degli intervistati, mentre il 19% utilizza le app mobile contactless. Il 18% utilizza carte di debito o di credito e un altro 18% usa prevalentemente la prepagata, contro un 6% che sfrutta le funzionalità dell’Internet banking.

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La maggior parte dei partecipanti ritiene, infine, che i viaggi lontano dalla famiglia rappresentino il primo banco di prova per misurarsi con la gestione di un budget: non a caso, per il 46% l’obiettivo principale è pianificare al meglio le spese per non rischiare di rimanere a corto di denaro, mentre per il 21% la priorità è assicurarsi contro furti, infortuni e altri imprevisti.

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