WWF. Relazione su presunte violazioni dei diritti umani in Congo, India e Nepal.

Gli esponenti del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, Sergio Berlato e Carlo Fidanza hanno chiesto alla Commissione europea di riferire in merito alla relazione commissionata lo scorso marzo 2019 per la verifica di presunte violazioni dei diritti umani da parte di soggetti collegati al WWF nel Bacino del Congo, India e Nepal.

“La relazione – si legge nell’interrogazione parlamentare – denuncia violazioni dei diritti umani da parte dei guardaparco di quelle zone che per anni hanno commesso furti, pestaggi e uccisioni nel nome della lotta al bracconaggio, non risparmiando nemmeno donne e bambini. Rapporto che denuncia la mancanza di azioni correttive da parte del WWF che, pur essendo a conoscenza del verificarsi degli abusi, ha continuato a finanziare, sostenere e collaborare con le ecoguardie in vari modi, occultando informazioni esclusivamente per proteggere la reputazione e mostrando una completa mancanza di trasparenza. La cosa che più sorprende è che, paradossalmente, il gruppo di esperti non ha ritenuto nessuno responsabile della situazione, sostenendo che il fatto di essere a conoscenza delle accuse di abuso e di avere continuato a sostenere le ecoguardie non viola necessariamente di per sé le norme sui diritti umani”.

LEGGI ANCHE:  Israele, Borrell: "Diritto alla difesa ha dei limiti".

Una vicenda a dir poco inquietante sulla quale è intervenuto l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell: “La Commissione, quando è stata messa al corrente delle accuse di violazioni dei diritti umani in relazione ai progetti finanziati dall’UE nell’ambito del Fondo mondiale per la natura (WWF), ha esortato il WWF ad adottare immediatamente le misure necessarie, compreso il rafforzamento dei propri sistemi di salvaguardia, e a sollecitare l’avvio di indagini e di azioni penali nei confronti di tali casi. L’UE – ricorda Borrell – ha sospeso il finanziamento delle attività del WWF a Messok Dja nella Repubblica del Congo e, ancora, è stato istituito un meccanismo di gestione delle denunce nel parco nazionale di Lobéké in Camerun”.

LEGGI ANCHE:  Identità e Democrazia: "Tensioni etniche in Bosnia-Erzegovina".

“Nella Repubblica democratica del Congo, il 28 dicembre 2020 il tribunale militare di Mbandaka ha condannato cinque “ecoguardie” del parco nazionale di Salonga coinvolte nell’omicidio, nel rapimento, nella tortura, nelle percosse e nelle ferite inferte a membri della popolazione locale. In India e Nepal non vi sono progetti sostenuti dall’UE legati al WWF. L’UE tuttavia segue alcuni casi sporadici di conflitto tra le iniziative di conservazione della fauna selvatica e le esigenze delle popolazioni locali e indigene, in particolare per quanto riguarda il parco nazionale di Kaziranga in India e il parco nazionale di Chitwan in Nepal”.

“In Nepal – conclude Borrell – la Commissione nazionale per i diritti umani e le autorità nepalesi hanno avviato indagini su presunte violazioni dei diritti umani in relazione a incidenti verificatisi nel 2020 che hanno coinvolto la popolazione Chepang”.

LEGGI ANCHE:  Concessioni demaniali marittime, Thierry Breton: "Norme italiane vigenti violano il diritto dell'UE".

foto Copyright European Union