WhatsApp, Commissione UE: “Informare meglio i consumatori”.

Oggi, la rete di cooperazione per la protezione dei consumatori (CPC) e la Commissione europea hanno inviato un’ulteriore lettera a WhatsApp esortando l’azienda ad agire per affrontare le preoccupazioni in sospeso sugli aggiornamenti dei suoi termini di servizio, della sua politica sulla privacy e sulle informazioni verso i consumatori. 

Alla società è stato chiesto inoltre di specificare se derivano ricavi dalle politiche commerciali relative ai dati degli utenti. Sul tema DidierReynders , Commissario per la Giustizia, ha ricordato che “WhatsApp deve garantire che gli utenti comprendano ciò che stanno accettando e come i loro dati personali vengono utilizzati per scopi commerciali”. 

Una prima lettera è stata inviata dalla Commissione a WhatsApp lo scorso gennaio 2022, poiché diversi aggiornamenti dei termini di servizio effettuati nel 2021 si sono rilevati problematici per i consumatori. In risposta, WhatsApp ha dimostrato di fornire agli utenti le informazioni necessarie su questi aggiornamenti, anche tramite notifiche in-app o attraverso il suo centro assistenza. Tuttavia, le informazioni fornite da WhatsApp sono state ritenute insufficienti e confuse per gli utenti. 

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WhatsApp ha ora un mese per dimostrare alle autorità di protezione dei consumatori che le sue pratiche sono conformi al diritto dei consumatori dell’UE.

foto Arivera da Pixabay