Web e social: in aumento i rischi per i giovani.
Sono in crescita le insidie per i giovani su web e social. A ricordarlo (se mai ce ne fosse stato bisogno) lo studio dell’Istituto per la Competitività (I-Com) e Join Group promosso da I-Com e Windtre.
Tra i principali rischi per i/le ragazzi/e italiani/e l’hate speech, il cyberbullismo, le frodi online e la dipendenza dai social. Sono alte, infatti, le percentuali di studenti che affermano di aver ricevuto una richiesta di informazioni personali, rispettivamente il 50% di quelli che frequentano la scuola secondaria e il 59% degli universitari. L’80% degli universitari/e, ancora, ha dichiarato di aver ricevuto messaggi ed email da soggetti malintenzionati, dato che scende al 53% per gli studenti di scuola secondaria.
Dal sondaggio inoltre si evidenzia che vi è una buona diffusione delle informazioni relative a come proteggersi dai pericoli della rete. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di saperne abbastanza, con una percentuale leggermente maggiore negli studenti di scuola secondaria, il 53% contro il 42% degli universitari. Lo studio segnala anche che il 52% degli universitari non ha mai ricevuto informazioni su come proteggersi in rete, mentre la larga maggioranza degli studenti di scuola secondaria ha dichiarato di averne avute, ben il 79% contro il 34% degli universitari.
Ad emergere, però, anche l’incertezza diffusa riguardo ai soggetti da contattare in caso di problematiche online, come phishing o furto d’identità. Il 36% degli studenti di scuola secondaria e il 48% degli universitari non sa a chi rivolgersi.
Cresce tra i giovani, infine, la dipendenza da Internet, la violazione della privacy e il cyberbullismo, la disinformazione, la propaganda e l’imitazione di modelli che producono influenze negative legate allo sviluppo di comportamenti violenti e alla percezione distorta dell’aspetto fisico.
foto Gerd Altmann da Pixabay.com