Web, Commissione UE: “Contrasto alla violenza e radicalizzazione”

Per l’eurodeputato del gruppo Renew Europe, Nicola Danti, un recente studio ha evidenziato come l’algoritmo di Youtube spesso indirizzi gli utenti che fruiscono di contenuti che si rifanno a teorie del complotto e all’esistenza di una cospirazione volta a silenziare opinioni dissidenti (il cosiddetto “dark web intellettuale”) verso contenuti di estrema destra, ancor più radicali e violenti, con l’effetto di estremizzarne ulteriormente le opinioni.

“Alla luce della revisione della direttiva e-commerce (2000/31/CE) prevista per metà 2020, il tema della responsabilizzazione delle piattaforme web, al fine di controllare la diffusione di contenuti che incitano all’odio e alla violenza, è particolarmente impellente”, ha dichiarato l’eurodeputato del gruppo Renew Europe.

L’eurodeputato nella sua interrogazione ha ricordato anche il caso del video del senatore Matteo Salvini, nel quale accusava di spaccio, senza alcuna prova, un ragazzo di origine tunisine di diciassette anni: “Facebook ha deciso di rimuovere il video solo sette giorni dopo la sua pubblicazione, quando ormai aveva collezionato quasi trecentomila visualizzazioni”.

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Alla luce di queste criticità l’esponente di Renew Europe ha chiesto alla Commissione se il quadro legislativo europeo contenga gli strumenti necessari per prevenire la diffusione e promozione di contenuti radicalizzanti sul web e se nell’ambito della direttiva e-commerce, sarà rivista l’esenzione della responsabilità per le piattaforme che ospitano e promuovono tali contenuti.

Parlamento Europeo, fonte europarl.europa.eu
Parlamento Europeo, fonte europarl.europa.eu

La Commissaria per gli Affari Interni, Ylva Johansson è intervenuta oggi a nome della Commissione europea in risposta all’interrogazione dell’eurodeputato Danti: “La Commissione è a conoscenza di studi relativi al meccanismo di diffusione e amplificazione di contenuti terroristici, come “Radical Filter Bubbles” del Royal United
Services Institute. La Commissione auspica che si giunga a un rapido accordo tra il Parlamento europeo e il
Consiglio in merito alla proposta di regolamento sulla prevenzione della diffusione di contenuti terroristici online”.

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“Secondo la proposta di regolamento -ha proseguito la Johansson -, le piattaforme online che offrono i loro servizi nell’Unione europea saranno soggette a norme chiare volte a contrastare l’uso improprio dei loro servizi per la diffusione di contenuti terroristici, ad esempio per radicalizzare, attirare nuove reclute e incitare a compiere atti terroristici. I prestatori di servizi interessati dovranno rimuovere i contenuti terroristici o disabilitarne l’accesso entro un’ora dal ricevimento dell’ordine di rimozione dalle autorità nazionali. Dopo che i colegislatori avranno
adottato la proposta di regolamento, l’UE disporrà di strumenti efficaci volti a contrastare rapidamente i contenuti terroristici online. La Commissione continuerà inoltre a sostenere la cooperazione tra le imprese di Internet, le autorità e altre organizzazioni di fiducia nel quadro del Forum dell’UE su Internet e del codice di condotta dell’UE contro le forme illegali di incitamento all’odio”.

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La Commissaria per gli Affari Interni ha, inoltre, anticipato le prossime iniziative della Commissione von der Leyen: “Tra i suoi orientamenti politici la presidente della Commissione ha annunciato una nuova legge sui servizi digitali, destinata a migliorare le norme in materia di responsabilità e sicurezza per le piattaforme, i servizi e i prodotti digitali e completare il mercato unico digitale. A tal fine, la Commissione valuterà se i regimi di responsabilità esistenti per i prestatori di taluni servizi della società dell’informazione siano ancora efficaci e adatti allo scopo”.

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