Voli Covid-tested e protocolli di viaggio UE, Bonafè e Ferrandino: “Quali sono i risultati raggiunti?”.
Il settore aeroportuale europeo con gli effetti provocati dal Covid-19, nel corso dell’ultimo anno, ha registrato un calo di 1,72 miliardi di passeggeri rispetto al 2019, pari a una diminuzione del 70,4 %, riportando il settore ai livelli di traffico del 1995.
In risposta – ricordano gli eurodeputati Simona Bonafè e Giuseppe Ferrandino (S&D) – diversi operatori aeroportuali hanno sperimentato soluzioni per garantire elevati standard di sicurezza attraverso rigidi protocolli sanitari di viaggio, per riconquistare cosi la fiducia dei passeggeri e favorire una graduale riavvio del settore: “La società Aeroporti di Roma ha promosso, con il governo italiano, la sperimentazione di voli cosiddetti Covid-tested, unico caso in Europa, sulle rotte New York-Roma e Atlanta-Roma. I dati diffusi sul primo periodo di sperimentazione indicano solo 9 passeggeri positivi su 5 249, ossia lo 0,17 %. Questi risultati – proseguono i due esponenti S&D – dimostrerebbero come un controllo preventivo della totalità dei passeggeri possa ridurre radicalmente il rischio di importazione di contagio e rappresentare una potenziale alternativa alle misure di quarantena, favorendo una progressiva ripresa del traffico aereo. Anche nell’ottica di un’armonizzazione dei protocolli di viaggio a livello europeo – chiedono i due eurodeputati alla Commissione – reputa possibile promuovere gli stessi protocolli per voli Covid-tested come buona pratica europea?”.
Domanda alla quale ha risposto oggi Adina Vălean a nome della Commissione europea: “Il 2 dicembre 2020 il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (AESA) hanno pubblicato un documento congiunto con lo scopo di aiutare gli Stati membri a definire un approccio coordinato per ridurre i rischi connessi ai viaggi aerei all’interno dell’UE e tra l’UE e i Paesi del SEE e il Regno Unito nel contesto della pandemia di Covid-19. Sulla base di evidenze scientifiche, il documento congiunto contiene raccomandazioni per i test diagnostici, le misure di quarantena e lo screening preventivo dei passeggeri e informazioni sull’efficacia della quarantena in alcuni casi. Il documento congiunto – spiega la rappresentante della Commissione von der Leyen – mira a sostenere i responsabili decisionali negli Stati membri, comprese le autorità sanitarie pubbliche e le autorità dell’aviazione civile, nonché i portatori di interessi del settore dell’aviazione, fornendo una valutazione delle attuali evidenze sul probabile impatto delle misure in relazione ai passeggeri aerei in diverse situazioni epidemiologiche”.
“La Commissione – conclude – è a conoscenza dei buoni risultati dell’esperimento della società Aeroporti di
Roma. Tali risultati saranno presi in considerazione nella futura revisione del protocollo sui test diagnostici e la quarantena, anche sulla base di nuove evidenze e alla luce delle probabili variazioni future della pandemia”.
Foto Sogaer