Vittoria in trasferta. Il commento di Zenga
Il risultato contro la SPAL ha spezzato la serie negativa del Cagliari, ritrovando una vittoria da troppo tempo negata ai sardi. Un esito commentato con soddisfazione da Walter Zenga: “La mia richiesta era di entrare con un approccio diverso, la squadra ha dato una bella risposta, ha messo in campo determinazione e concentrazione”.
“Il passaggio a quattro dietro nel corso della gara era già programmato- ha proseguito Zenga -. Birsa davanti alla difesa era una soluzione che avevamo provato alla Sardegna Arena; pensavo che negli ultimi venti minuti, con le squadre più lunghe, la qualità di Valter poteva essere una buona opzione da sfruttare. Sono contento anche per Ragatzu, che è entrato bene in partita e può dare molto a questa squadra, Lykogiannis ha tenuto bene la posizione, Cacciatore ha dato il suo contributo di esperienza. Festeggiamo anche l’esordio del giovane Carboni, che ha debuttato nel finale”.
“Sull’occasione di Cerri ho tremato proprio come avevo quasi esultato per la punizione di Rog, la palla sembrava dentro – ha aggiunto l’allenatore del Cagliari-. Olsen è stato bravissimo, ma consideriamo anche che era il primo tiro vero subito in tutta la partita. Abbiamo cercato sino all’ultimo la vittoria, vediamo il bicchiere mezzo pieno”.
Si avvicina l’incontro di sabato contro il Torino è Zenga spera di rivedere in campo il Ninja: “Conto di recuperare presto Radja, che darà ancora più personalità e qualità al complesso, abbiamo fuori anche un ragazzo molto interessante come Oliva. Avere più alternative a disposizione mi consentirà di ruotare più elementi. Giocare ogni tre giorni è complicato in sé, ma viviamo anche una situazione particolare: c’è molto caldo, non siamo abituati a giocare in questo periodo dell’anno, gli stadi sono vuoti. Noi siamo orientati a fare bene: concentriamoci su ogni allenamento e su ogni partita, una alla volta. Poi vedremo dove arriveremo. Di sicuro, possiamo giocarcela con tutti. Dobbiamo pensare positivo: il mio lavoro continua, cerco di dare motivazioni e dare spazio a tutti, non mi faccio influenzare da una partita, che sia giocata bene o male”.
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