Vittime della strada. Domani la giornata nazionale.

Domani sarà celebrata la “Giornata nazionale in ricordo della vittime della strada”, dedicata a quanti hanno perso la vita sulla strada e ai loro familiari. Una occasione per lanciare un messaggio importante che vale per tutti, ossia che “sulla strada non si scherza”, sia per i conducenti che si pongono alla guida dei veicoli che per i pedoni.

Basti pensare che rispondere al cellulare mentre si è alla guida fa distogliere lo sguardo del conducente dalla strada per alcuni secondi, che possono diventare fatali. Un esempio? Il conducente di un veicolo che viaggia ad una velocità di 50 km/h in soli 2 secondi percorre circa 30 metri, se in quei pochissimi secondi guarda il cellulare anziché la strada è come se stesse guidando bendato.

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In Italia, come negli altri Paesi Europei, la sicurezza stradale è uno dei maggiori problemi da affrontare, soprattutto se si pensa all’obiettivo che si intende raggiungere entro il 2030, ossia ridurre drasticamente il numero delle vittime, fino ad azzerarlo nel 2050.

In Italia nel 2021 si sono verificati 151.875 incidenti, nei quali 2.875 persone hanno perso la vita e 204.728 feriti. Se si confrontano con i dati del 2001, i dati sono incoraggianti (263.100 incidenti, di cui 7.096 vittime e 373.286 feriti). Nonostante l’aumento notevole del volume di traffico sulle strade italiane, gli incidenti e soprattutto i morti si sono quasi dimezzati (quasi il 58% in meno di incidenti ed il 40% di morti in meno).

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Volendo fare un confronto decennale dei dati sull’incidentalità in Sardegna, si può constatare che il dato del 2021 rispetto a quello del 2011 è positivo, perché nell’anno 2021 gli incidenti sono stati 691, nei quali ci sono state 15 vittime e 494 feriti; mentre nell’anno 2011, sono stati rilevati 1.297 incidenti, nei quali hanno perso la vita 33 persone e 1.187 feriti. Dal confronto emerge il 46,7% in meno di incidenti e il 54,5% di morti in meno, segno importante perché vuol dire che qualcosa sta cambiando in meglio.