Violenza sulle donne. Bordin: “Reato in crescita tra i giovani”.

Lontanià: è questo il titolo dell’ultimo cortometraggio della regista e sceneggiatrice Andrea Simonella, incentrato sul tema della violenza domestica ed assistita e sottoposto all’attenzione del presidente dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle
donne.

“Con il termine violenza assistita – spiega Simonella – si intende il compimento di reati familiari in presenza di minori, ossia quando quest’ultimo assiste, direttamente o indirettamente, ad atti violenti, rivolti alla madre o altre figure familiari di
riferimento. Vivere questi traumi produce nei bambini e nelle bambine un impatto catastrofico, di tipo fisico, morale e
psicologico con ricadute nel breve, medio e lungo termine”.

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La protagonista del film è Adele (Elisa Pierdominici di 10 anni), che interpreta il ruolo della figlia di genitori separati. La
fanciulla – come spiega Simonella – assiste ad una scena di violenza da parte del padre nei confronti della mamma e che
sequestra entrambe per una notte intera. Adele, una volta adulta, attraverso un percorso di elaborazione ed accettazione del dolore, riuscirà a trovare e perseguire uno scopo positivo e socialmente utile diventando un’assistenza sociale e dedicando la sua vita professionale al supporto dei minori e delle donne maltrattate”.

“Il titolo – prosegue la regista – prende spunto dal concetto metafisico lontanìa (lontananza), espresso dal poeta dialettale
gradese Biagio Marin in alcune sue opere poetiche. La parola richiama un sentimento nostalgico, lontani orizzonti e
l’infinito. Anche per questo motivo le location scelte per le riprese sono racchiuse nell’Isola del Sole tra Ponte Matteotti,
Costa Azzurra, Basilica di Sant’Eufemia e Lungomare Nazario Sauro”.

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“Ringrazio Andrea – ha sottolineato Bordin – per l’opera di sensibilizzazione e sostegno su un tema così delicato che merita
massima attenzione, visto anche i recenti fatti di cronaca come la tragedia di Giulia che ha toccato le nostre coscienze e che purtroppo riguarda un fenomeno in crescita con numeri spaventosi. Violenza sulle donne che non si esaurisce solo nell’atto estremo dell’omicidio considerando le varie tipologie di aggressioni a cui assistiamo, prima fra tutti la violenza sessuale. Un reato, questo, che purtroppo vede coinvolti sempre più giovani a cui manca l’educazione al rispetto per la donna: l’aspetto culturale, infatti, gioca un ruolo fondamentale e necessita di passi in avanti poiché l’obiettivo è quello di salvare vite, a partire da quanto accade tra le mura domestiche”.

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