Violazione dei diritti umani in Nicaragua. Le sanzioni del Consiglio dell’UE.

Il Consiglio dell’UE ha imposto nuove misure restrittive ad altre otto persone responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Nicaragua. Tra gli esponenti del Governo colpiti dalle sanzioni dell’Unione Rosario María Murillo Zambrana, vicepresidente della Repubblica di Nicaragua dal 2017, first lady e leader della Gioventù sandinista, per aver svolto un ruolo determinante nella repressione delle manifestazioni dell’opposizione condotta dalla polizia nazionale del Nicaragua nel 2018 e per aver pubblicamente minacciato l’opposizione nicaraguense e la stampa indipendente.

Sanzioni anche per Gustavo Eduardo Porras Cortes, presidente dell’Assemblea nazionale della Repubblica di Nicaragua e membro della direzione nazionale del Fronte sandinista di liberazione nazionale, ritenuto responsabile della promozione dell’adozione di vari atti giuridici repressivi, tra cui la legge di amnistia che impedisce qualsiasi indagine nei confronti degli autori delle violazioni dei diritti umani in Nicaragua, e per il capo della polizia Juan Antonio Valle Valle, responsabile di ripetuti atti di brutalità della polizia e dell’uso eccessivo della forza. Condotta che avrebbe causato la morte di centinaia di civili, di arresti e detenzioni arbitrari tra le fila dell’opposizione al Governo.

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Colpita anche la procuratrice generale della Repubblica, Ana Julia Guido Ochoa, fedele al regime di Ortega e responsabile dei procedimenti penali di matrice politica nei confronti di numerosi manifestanti e membri dell’opposizione politica, nonché della creazione di un’unità specializzata che ha falsificato le accuse contro gli oppositori del regime. Per il Consiglio dell’UE la Guido Ochoa sarebbe inoltre responsabile dell’interdizione dalle cariche pubbliche del principale candidato dell’opposizione alle elezioni generali. Stessa decisione anche nei confronti del presidente della Corte suprema Alba Luz Ramos Vanegas, responsabile della strumentalizzazione della magistratura a favore degli interessi del regime di Ortega, attraverso la criminalizzazione selettiva delle attività dell’opposizione.

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Un altro rappresentante eccellente del regime di Daniel Ortega, raggiunto dalle sanzioni del Consiglio dell’UE, è il figlio del presidente Juan Carlos Ortega Murillo, direttore di Canal 8, una delle principali emittenti televisive di propaganda, e leader del movimento sandinista «4 maggio». Nella sua posizione ha contribuito a limitare la libertà di espressione e la libertà dei media, minacciando pubblicamente uomini d’affari nicaraguensi contrari al regime di Ortega.

I designati dal Consiglio dell’UE sono ora soggetti al congelamento dei beni detenuti nei Paesi UE e al divieto di viaggio o transito nei territori dell’UE.

L’UE ha costantemente invitato il governo del Nicaragua a rispettare i propri impegni, la costituzione del Nicaragua e le leggi e gli standard internazionali in materia di diritti umani. L’UE ha inoltre ripetutamente chiesto un dialogo significativo con l’opposizione sulle riforme elettorali come passo essenziale per ripristinare la fiducia nelle istituzioni pubbliche e ha chiesto il ritorno in Nicaragua degli organismi internazionali per i diritti umani.

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La detenzione di un settimo potenziale candidato presidenziale lo scorso fine settimana illustra tristemente l’entità della repressione in Nicaragua e proietta un quadro cupo per le prossime elezioni. L’UE, ancora, ha condannato la repressione sistematica da parte delle autorità nicaraguensi esortandole ad abrogare le leggi restrittive, compresa la legge sulla regolamentazione degli agenti stranieri, chiedendo, inoltre, il rilascio immediato e incondizionato dei prigionieri politici, nonché il pieno rispetto dei diritti umani, civili e politici di tutti i cittadini nicaraguensi.

foto Office of the President, Republic of China (Taiwan), 總統府 CC BY 2.0