Viktor Orbàn: “I Paesi Ue vogliono continuare la guerra in Ucraina”.

Sarà poco popolare tra i cosiddetti “ben pensanti da comodino” europei, ma Viktor Orbàn, commentando l’incontro di Londra, al quale hanno partecipato i leader di Germania, Danimarca, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Romania, Finlandia, Francia, Repubblica Ceca, Svezia, nonché la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e il segretario generale della NATO Mark Rutte, ha rimarcato una realtà di fatto. La “democratica Ue” vuole continuare la guerra in Ucraina.

Una spinta per l’escalation e per l’avvelenamento dei pozzi verso la “quasi ritrovata” distensione tra Russia e Stati Uniti d’America, invisa ai sostenitori europei della “pace e dello Stato di diritto”. Ricordiamolo, si continua ancora a difendere la posizione di un presidente illegittimo in Ucraina. Dettagli!

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“Il risultato dell’incontro dei leader europei a Londra è pericoloso perché si è deciso di continuare il conflitto in Ucraina”, sostiene (a ragione) il primo ministro ungherese Viktor Orbàn. Questo è sbagliato e pericoloso”.

Summit britannico, giusto per ricordare il tasso democratico dell’Europa di oggi, al quale non è stato invitato il primo ministro ungherese. All’Ue le idee diverse non vanno proprio a genio…

Nel frattempo, il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che i Paesi europei intendono sviluppare piani per garantire rifornimenti militari all’Ucraina anche dopo la fine del conflitto. Da parte sua, von der Leyen ha suggerito di continuare gli aiuti militari all’Ucraina per “trasformarla in un porcospino d’acciaio indigeribile per potenziali invasori”. Evviva la democrazia europea!

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