Viaggio nell’Italia delle leggi sulle politiche giovanili: la Campania.

Prosegue il viaggio di Sardegnagol alla scoperta delle leggi regionali sulle politiche giovanili. La tappa di oggi ci porta alla scoperta della normativa in materia della Campania. La legge risale al 2016 e reca l’ambizioso di nome di “Costruire il futuro – Nuove politiche per i giovani”. Come detto più volte, le leggi regionali sulle politiche giovanili tendono a inserirsi in uno o più dei tre filoni principali del settore: partecipazione attiva, sostegno alle attività ideate da giovani, welfare ed erogazioni di servizi assistenziali. La legge campana, da questo punto di vista, non fa eccezione con un particolare accento dedicato alla partecipazione attiva. Il testo definisce una platea di beneficiari composta da giovani di età compresa tra i 16 e i 34 anni attribuendo un ruolo centrale a Comuni e Istituzioni locali. Gli interventi previsti dalla legge, come detto, mirano a riavvicinare i giovani alla vita delle comunità e a valorizzarne il ruolo nel dibattito politico e democratico. Ai comuni viene quindi attribuito il compito di dare vita a forum composti da giovani e operatori associativi, accanto alla previsione di consigli comunali aperti alla partecipazione diretta di rappresentanze del mondo giovanile.

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Altro intervento di grande interesse è la settimana dei giovani, evento che si tiene ogni anno in corrispondenza della festa dell’Europa (9 maggio) e dedicato alla messa in rete e alla condivisione di iniziative e buone pratiche nel settore. Infine la legge prevede una carta giovani, della durata di un anno, con sconti e accesso agevolato a servizi informativi e di assistenza.

Rispetto ad analoghe normative in materia ci troviamo quindi di fronte a una legge scarna ed essenziale che mette al centro comuni e partecipazione attiva privilegiando allo scopo, crediamo, di contrastare l’endemica disaffezione dei giovani campani nei riguardi dell’impegno politico.

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