Via i tavolini dalle strade, il presidente Frongia: “Chiarezza subito”.

Entro sette giorni gli esercenti che hanno ottenuto l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico a Cagliari, dovranno rimuovere i tavolini. “Le lettere firmate dal dirigente del servizio Suape – si legge nella nota della Fipe Confcommercio Sud Sardegna – stanno arrivando in questi giorni ai titolari dei locali che non hanno uno spazio all’aperto e quindi hanno avuto la possibilità di occupare alcuni stalli dedicati al parcheggio delle auto.  Si tratta di 38 concessioni totali interessate”.

Un crescendo di confusione e di mortificazione dell’attività degli esercenti locali – ed era difficile immaginare il contrario – sempre più fiore all’occhiello dell’attuale amministrazione locale, persa tra proclami e inaugurazioni di iniziative non di sistema per la città.

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“Siamo molto preoccupati” ha commentato Emanuele Frongia, presidente Fipe Confcommercio Sud Sardegna, “sono stati fatti degli investimenti per allestire gli stalli dove sono stati posizionati i tavolini, e molti di noi, nell’ottemperare quanto richiesto volta per volta dall’amministrazione, non hanno neanche potuto utilizzare lo spazio affidatoci”.

Secondo l’analisi del presidente Frongia si tratta di una situazione molto complessa. “Abbiamo sempre lavorato rispettando il principio della legalità, ciò che è stato richiesto è scaturito da quanto proposto dal Governo nazionale e Anci. Oggi questa situazione si è via via ingarbugliata e chiaramente in questa fase noi imprenditori non possiamo che attendere una definitiva e certa risoluzione del problema. I nostri investimenti sono stati fatti a suo tempo nella speranza di poter lavorare in sicurezza durante il periodo covid e oggi questi investimenti, anche se piano piano stiamo uscendo dalla pandemia, devono ovviamente avere la possibilità di essere ammortizzati”.

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