Vertenza Aras. Ok dal Consiglio per l’assunzione a tempo determinato.

Oggi, all’ordine del giorno del Consiglio regionale si è discusso del destino dei circa 250 dipendenti ex Aras e del loro licenziamento previsto a partire dal 1° gennaio 2021. Una vertenza oggi discussa attraverso la proposta di legge 235 “Modifiche all’art.1 della legge 47 del 2018”.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere del Pd Piero Comandini che ha criticato il modus operandi della maggioranza, specialmente per quanto attiene alla tempistica dell’atto: “E’ necessario spiegare come si è arrivati ad adottare un provvedimento a 4 giorni dal licenziamento degli ex dipendenti”. Parere condiviso dal consigliere dei Progressisti, Francesco Agus, per il quale il processo che ha portato al provvedimento ha peccato di perspicuità: “La vicenda è stata affrontata attraverso interlocuzioni con la stampa e nelle Conferenze di capigruppo. C’è una proposta di legge entrata in aula con procedura d’urgenza, è giusto che il Consiglio sia informato. E’ necessario capire come si è arrivati alla proposta”.

Osservazioni alle quali ha risposto il Presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, secondo cui “il tema è stato oggetto di discussione in commissione” e ancora che la “proposta di legge è stata firmata da diversi consiglieri”.

Dopo la precisazione di Pais è intervenuta l’assessora all’agricoltura Gabriella Murgia, oggi particolarmente criticata da numerosi esponenti del Consiglio regionale: “Ringrazio l’opposizione per aver accettato di portare in aula il provvedimento con procedura d’urgenza. La Giunta aveva proposto una modifica della legge 47/2018 con un nuovo bando per evitare il ricorso di alcuni lavoratori dell’Agenzia Laore contro il concorso per soli titoli. Ciò non è accaduto e i dipendenti Laore hanno impugnato il bando ritenendosi penalizzati: molti di loro sono stati assunti con concorso pubblico e per 20 anni non hanno avuto la possibilità di fare progressioni di carriera. La legge 47 prevedeva l’assunzione dei dipendenti Aras direttamente nella categoria D. Di fatto scavalcando i dipendenti Laore”.

L’intervento della Murgia è stato, però, interrotto dallo stesso Presidente Pais, che ha invitato l’esponente della Giunta ad attenersi all’oggetto delle proposta di legge, ovvero la messa in sicurezza dei lavoratori ex Aras attraverso un procedimento giuridico-normativo.

Precisazione alla quale l’assessore Murgia ha replicato ritenendo necessaria una esposizione circostanziata dei fatti: “In un incontro, tenuto a maggio, insieme all’assessore Satta abbiamo ribadito la necessità di correggere la norma – legge 47 – Si sono invece volute prendere altre strade. Per questo abbiamo predisposto gli atti per l’assunzione dei lavoratori, consapevoli del fatto che ci fossero profili di incostituzionalità. Abbiamo atteso la sentenza del Tar che è arrivata qualche giorno fa. Quel provvedimento ha modificato lo scenario giuridico amministrativo. Ora rimane l’esigenza di assumere i dipendenti che svolgono un servizio essenziale”.

“Ci siamo confrontati anche con la Corte dei Conti – ha aggiunto la Murgia – Ci è stato detto che la Corte Costituzionale avrebbe cassato la norma. Per questo abbiamo deciso di proporre l’assunzione degli ex dipendenti Aras nell’agenzia Laore a tempo determinato in attesa di un concorso pubblico per titoli ed esami. C’è un emendamento che stabilisce un’assunzione per 24 mesi prorogabili. In questo modo poi potranno essere fatti i concorsi pubblici”.

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Sulla questione del laboratorio dell’Aras di Oristano l’assessora ha ricordato l’accordo “con il liquidatore di Aras per il nolo delle attrezzature” e che “i periti del Tribunale hanno quantificato il costo del noleggio della strumentazione. Senza quelle attrezzature sarebbe impossibile proseguire l’attività”.   

E’ poi intervenuto il presidente della Commissione “Attività Produttive” Piero Maieli (Psd’Az): “E’ necessario approvare subito la legge e velocizzare la sua pubblicazione sul Buras in modo da renderla subito operativa”.

Critico sul provvedimento il consigliere dei Progressisti Gianfranco Satta: “Il Consiglio si appresta a sancire con legge il precariato a tempo indeterminato dei 250 ex lavoratori Aras, alcuni dei quali con un’anzianità di servizio di 20/30 anni, cancellando, di fatto la stessa anzianità. Si è cercato nel corso delle ultime legislature di restituire dignità a questi lavoratori, prima con la legge n.3 del 2009 e poi con la 47 del 2018. Quest’ultima legge non è stata impugnata dal Governo grazie all’interlocuzione delle precedenti Giunte. Il Tar non ha dichiarato l’illegittimità della legge, ha solo rimandato alla Consulta la decisione sulla presunta incostituzionalità. Di fatto – ha proseguito Satta – la Giunta ha sposato la posizione di alcune associazioni di categoria, di cui lei assessore è stata anche dirigente, da sempre contrarie al passaggio degli ex dipendenti Aras in Laore. Questo è un servizio pubblico essenziale per le aziende agropastorali e per le aziende agroalimentari. La Giunta e l’assessore, con colpa cosciente, non hanno dato attuazione a una legge in vigore. Oggi, chiedete la modifica dopo aver atteso che la situazione precipitasse. Ci aspettiamo – ha concluso l’esponente dell’opposizione -un segnale di dignità: si dimetta, glielo chiedono in tanti, non solo dai banchi dell’opposizione”.

Richiesta di dimissioni condivisa da Piero Comandini del PD alla luce dei “giudizi impietosi rilasciati dai sindacati su questi primi 20 mesi del vostro Governo” e della “impreparazione e incapacità che manca, soprattutto nel settore dell’agricoltura”.

Una vertenza sulla quale l’esponente del PD ha ricordato i fatti salienti degli ultimi anni: “Questa è una vicenda antica, iniziata nel 2009. Si è cercato di intervenire nel 2018 con la legge 47, provvedimento che non è stato impugnato dal Governo perché la precedente Giunta e i consiglieri della maggioranza hanno seguito quella legge passo-passo a Roma per far capire al Governo nazionale che Aras svolgeva una funzione pubblica. Il governo di allora lo capì. Quella legge non è stata impugnata, è ancora valida. Voi – ha affermato Comandini – avete assunto alcune decisioni sospette. Avremmo preferito un altro percorso anche su questa proposta di legge, con un maggiore coinvolgimento dei sindacati”.

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Critico anche Alessandro Solinas (M5S): “Parliamo di lavoratori di 50/60 anni, precari da una vita che hanno passato qualche mese accampati sotto il Consiglio per vedere riconosciuti i loro diritti. Si scopre ora che la procedura della legge 47 non può essere perseguita, proponendo una soluzione che va verso il precariato. Spero solo che la Corte Costituzionale non abbia nulla da ridire su questa nuova legge”.

Responsabilità dell’intera maggioranza per Eugenio Lai: “Auspichiamo un vostro ripensamento: si applichi la legge 47, difendete quel provvedimento approvato dal Consiglio. Non c’è nessuna sentenza della Consulta, la norma si può applicare. Voi vi assumerete la responsabilità di questa nuova proposta di legge. Noi voteremo contro perché non si riconoscono i diritti dei lavoratori e l’essenzialità del servizio pubblico svolto”.

Per l’opposizione è seguito l’intervento del consigliere pentastellato Roberto Li Gioi che ha definito la norma in discussione come “una vergogna”, ricordando, inoltre, che “ci sono 256 esseri umani che sono stati usati e gettati” e, infine, che “la soluzione proposta dalla maggioranza rende ancora più precaria la situazione dei lavoratori Aras, oltre ad essere incostituzionale”.

Per Massimo Zedda dei Progressisti “la verità è che voi siete dei ritardatari e i ritardi della Giunta creano un danno alle lavoratrici e ai lavoratori, alle cittadine e ai cittadini” e, ancora, che “i contratti che farà Laore ai dipendenti Aras saranno immediatamente impugnati davanti al Tar”.

Desirè Manca del Movimento 5 Stelle ha platealmente definito la proposta di legge una “schifezza”, ricordando che la situazione dei lavoratori Aras si sarebbe potuta risolvere semplicemente applicando la legge n. 47 invece della previsione di un contratto a tempo determinato di 24 mesi.

Successivamente ha ripreso la parola l’assessora Murgia, ricordando che all’inizio della legislatura aveva partecipato a una seduta della commissione Agricoltura sulla questione dei dipendenti Aras, in cui erano presenti anche i sindacati: “In quell’occasione avevo prospettato l’unica soluzione percorribile: un concorso per i lavoratori Aras e contestualmente i concorsi interni, perché c’era molto malumore tra i dipendenti”.

L’assessora ha ricordato che è stato deciso, invece, di andare avanti con quella legge che era incostituzionale, in quanto non è possibile fare un concorso riservato in una pubblica amministrazione: “In commissione Agricoltura, la Giunta propose di variare la norma per renderla non impugnabile. Proposta che aveva sollevato molte critiche. Se avessimo applicato quella norma, fra un anno i lavoratori sarebbero stati licenziati”.

Invece, come ricordato dalla Murgia: “Si è arrivati alla proposta oggi in esame poichè il Tar si era espresso contro quella norma e, di conseguenza, la Giunta ha dovuto tenere conto della pronuncia del Tribunale amministrativo”.

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Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, prendendo la parola ha ricordato che “in Conferenza dei capigruppo, era chiaro a tutti i colleghi che non c’erano altre possibilità” e che l’atteggiamento dell’opposizione “è dettato solo dalla volontà di fare demagogia”.

Intervento seguito dal decano del Consiglio, Giorgio Oppi che ha evidenziato la dinamicità del proprio gruppo nella risoluzione della situazione dei lavoratori Aras ed esortato i colleghi dell’opposizione a comportarsi in maniera corretta “perché l’accordo era quello di approvare la legge in maniera rapida e veloce perché deve essere discussa anche un’altra legge”, ricordando, infine, che “fare ostruzionismo becero non serve a nessuno”. 

Sulla dichiarazione di voto Lai (Leu) ha poi annunciato il voto negativo “auspicando un ripensamento generale” e proponendo “l’assunzione dei lavoratori Aras da parte di Laore, ricordando che la legge 47 si può applicare visto che non c’è alcun tipo di sentenza che la dichiara incostituzionale”.

Il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, ha esortato la maggioranza ad assumersi le proprie responsabilità: “Oggi con la sentenza del Tar, che avete voluto colpevolmente aspettare si pone un problema diverso, anche di responsabilità in termini finanziari”.

Per la consigliera dei Progressisti, Maria Laura Orrù, la maggioranza ha “illuso e creato incertezza tra i dipendenti dell’Aras”. Una situazione che potrebbe essere superata per l’esponente dell’opposizione con l’applicazione della legge 47 “evitando di mettere in difficoltà un settore che tutti riconoscono come strategico”

Al termine della discussione generale è stato messo in votazione l’art. 1. Pais ha quindi aperto la discussione sull’articolo 1 e ha dato la parola a Francesco Agus (capogruppo dei Progressisti). Il consigliere ha ricordato che “un mese fa si parlava di dar corso alle assunzioni e che la Giunta ha creato aspettative. Ha poi chiesto perché in quest’anno e mezzo la legge non sia stata applicata, visto che in commissione era stato deciso di dare avanti”.

Successivamente il Consiglio ha approvato l’emendamento n,1 (Maieli e più) che introduce la formula delle assunzioni a tempo determinato relativa agli ex lavoratori Aras. Subito dopo è stato approvato l’art.1 con 29 voti a favore e 17 contrari.

Sull’art. 2, il consigliere dei Progressisti Gianfranco Satta ha proposto l’inserimento di un vincolo riferito al personale in carico ad Aras e transitato negli anni all’interno dell’associazione, collegato alla procedura per le assunzioni a tempo determinato. A seguire, il Consiglio ha approvato il testo dell’articolo 2 integrato dall’emendamento n.2 (Maieli e più) nel quale si chiarisce che la legge non determina nuovi oneri a carico del bilancio regionale.

Successivamente l’assemblea ha approvato l’art.3. Prima del voto finale il consigliere del Pd Piero Comandini ha affermato che il contenuto dell’emendamento n.1 è illegittimo perché in contrasto con la legge cui fa riferimento.

In sede finale, la legge è stata approvata con 26 voti favorevoli e 20 contrari.

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