Varianti Covid-19, Stefania Zambelli: “Rischio efficacia dei vaccini”.
“In tutta Europa stanno dilagando nuove varianti del virus Sars-Cov-2. Tra le più note la variante sudafricana, la variante brasiliana, la variante inglese e quella nigeriana. Tuttavia, numerose altre varianti potrebbero presto emergere come dominanti, con il rischio di vanificare l’efficacia dei vaccini sino ad ora prodotti”. Queste le premesse dell’interrogazione parlamentare presentata dall’eurodeputata Stefania Zambelli (ID), per chiedere alla Commissione europea di riferire sui nuovi studi sui vaccini e sulla previsione dei nuovi contratti con le case farmaceutiche per acquisire ulteriori dosi di vaccino tarato contro le varianti.
“Non è al momento chiaro – prosegue Zambelli – se i vaccini approvati dall’EMA siano efficaci e in che misura contro le sopracitate varianti. Si fa strada nella comunità scientifica la possibilità che sia necessario un ‘aggiornamento’ del vaccino, al fine di garantire la protezione per più varianti allo stesso momento.
Per la Commissaria della Salute, Stella Kyriakides, intervenuta in risposta all’eurodeputata italiana “la Commissione ha delineato la sua strategia nei confronti delle varianti” e per darvi risposta “l’HERA Incubator riunirà le attività di ricerca, valutazione e analisi svolte nell’UE e nel resto del mondo”.
“Un migliore accesso a set di dati completi, ai risultati della ricerca e ad analisi rafforzate dei dati, oltre che ai dati genomici, epidemiologici e clinici, contribuirà allo sviluppo di misure, vaccini e cure efficaci- ha ricordato la Kyriakides – In questo modo sarà inoltre possibile individuare gli aspetti che richiedono ulteriori sforzi di ricerca. Se necessario, la Commissione farà ricorso agli accordi preliminari di acquisto già in essere per garantire l’accesso rapido alla successiva generazione di vaccini e la loro consegna”.
Accordi che potrebbero essere aggiornati secondo la Commissaria alla Salute: “Sulla base degli insegnamenti tratti, la presentazione di un piano dettagliato e credibile che dimostri la capacità di produrre vaccini nell’UE e di fornirli in tempi affidabili costituirà un prerequisito per qualsivoglia accordo, nuovo o aggiornato. Ciò non dovrebbe impedire all’UE di prendere in considerazione, se necessario, fonti provenienti da Paesi terzi, a condizione che ottemperino alle prescrizioni di sicurezza dell’UE”.
Commissione che accelererà le procedure per l’approvazione delle versioni adattate dei vaccini esistenti nel caso in cui nuove varianti diventino più resistenti ai vaccini attuali. Un nuovo quadro che si baserà su quello utilizzato per i vaccini antinfluenzali: “Ciò – conclude l’esponente della Commissione von der Leyen – significa una rapida approvazione sulla base di un riesame continuo dei dati e di orientamenti chiari dell’Agenzia europea per i medicinali sugli obblighi in materia di dati. A tal fine, la Commissione ha recentemente adottato un regolamento delegato che modifica il regolamento (CE) n.1234/2008 concernente l’esame delle variazioni dei termini delle autorizzazioni all’immissione in commercio di medicinali per uso umano e di medicinali veterinari.
Foto European Parliament/Diana LeLardic
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