Vaccino AstraZeneca, Fabiana Dadone: “Non me la sento di dire che qualcuno ha usato i giovani come cavie”.

Ieri, nel corso della trasmissione di Rai Radio 1 “Un giorno da pecora” la ministra per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, è intervenuta sull’estensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca tra i giovani, dopo le recenti polemiche e, soprattutto, il decesso della giovane Camilla Canepa, morta la scorsa settimana in seguito ad una trombosi insorta ad una decina di giorni dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca: “Se è stato giusto vaccinare i giovani con AstraZeneca oppure, come detto da Salvini, è stato un esperimento da cavie? Nessuno mai ha voluto metterli in pericolo, questo mi sembra fuori discussione. Io – prosegue Dadone – infatti non ne faccio una questione di accusa rispetto a chi ha detto che le Regioni hanno voluto fare una fuga in avanti o hanno voluto scaricare la colpa sul Cts. Nessuno voleva chiaramente ledere e nuocere a nessuno l’obiettivo di tutti è di raggiungere l’immunità”.

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“Non me la sento di dire che qualcuno ha usato i giovani come cavie. Anche questo è un messaggio molto scorretto. Io capisco l’esigenza di rispondere sempre immediatamente a ciò che succede però in certi casi il silenzio è d’oro”.