Vaccini Covid-19, S&D: “Limiti alla fornitura delle dosi”.
La scoperta dei vaccini e l’avvio della vaccinazione rappresentano la via per porre fine alla pandemia e alle devastanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche. Questa in sintesi la premessa dell’interrogazione del gruppo S&D al Parlamento europeo inviata all’attenzione della Commissione per conoscere le misure in atto nell’UE per garantire una capacità produttiva dei vaccini in linea con le necessità europee e rendere il vaccino un bene comune universale, tale da essere prodotto in quantità sufficiente per tutti i Paesi del mondo.
“Ad oggi – ricordano gli eurodeputati di S&D* – gli impegni assunti dalle case farmaceutiche per la fornitura di dosi di vaccino sufficienti per la popolazione europea sembrano non rispettare i tempi e quantità stabilite”.
Oggi a nome della Commissione europea è intervenuto il Commissario Thierry Breton: “La Commissione osserva che i contratti relativi ai vaccini sono protetti per motivi di riservatezza, dal momento che si tratta di negoziati e informazioni commerciali sensibili. Allo stesso tempo, la Commissione è impegnata a garantire trasparenza e rendicontabilità e sta consultando i fabbricanti di vaccini quanto alla possibilità di divulgare i contratti stipulati. Sono state pubblicate versioni espunte dei contratti con CureVac AG, Sanofi Pasteur S.A./GlaxoSmithKline, AstraZeneca AB, BioNTech-Pfizer e Moderna“.
“La Commissione – prosegue Breton – ritiene che il modo migliore per gestire la questione dell’aumento delle
capacità di produzione di vaccini sia cooperare con l’industria farmaceutica. A differenza degli accordi volontari di licenza e fabbricazione, la concessione obbligatoria di licenze non garantisce il trasferimento completo del know-how e delle tecnologie pertinenti. La Commissione – ha ricordato il Commissario europeo – recentemente ha lanciato l’HERA Incubator che coinvolge i soggetti pertinenti nel monitoraggio delle nuove varianti SARS-CoV-2, lo scambio di dati e la cooperazione in materia di adeguamento dei vaccini. Inoltre, al fine di potenziare la capacità di produzione di vaccini dell’UE, è stata istituita una task force che funge da sportello unico per offrire sostegno ai fabbricanti. La Commissione continuerà a sostenere le iniziative globali in materia di vaccini e l’UE contribuirà a inviare vaccini ai nostri partner, ad esempio attraverso il COVAX – iniziativa globale volta a garantire un accesso equo ai vaccini contro il Covid-19 -, ormai prossimo all’obiettivo di fornire due miliardi di dosi di vaccino nel 2021. L’UE è impegnata in un dialogo aperto e globale con tutti i membri
dell’Organizzazione mondiale del commercio per verificare come il sistema commerciale multilaterale disciplinato da regole possa agevolare al meglio un accesso universale ed equo ai vaccini contro il virus, anche mediante la cooperazione tra i fabbricanti di vaccini e le imprese che dispongano di capacità per potenziare la produzione mondiale”.
*Patrizia Toia (S&D), Brando Benifei (S&D), Elisabetta Gualmini (S&D), Pietro Bartolo (S&D), Paolo De Castro (S&D), Giuseppe Ferrandino (S&D), Pierfrancesco Majorino (S&D), Alessandra Moretti (S&D), Pina Picierno (S&D), Giuliano Pisapia (S&D), Franco Roberti (S&D), Massimiliano Smeriglio (S&D), Andrea Cozzolino (S&D), Caterina Chinnici (S&D), Irene Tinagli (S&D), Simona Bonafè (S&D).
foto europarl.europa.eu