Vaccinazione: la beffa dei “non fragilissimi”. In coda per nulla.

La vicenda della vaccinazione dei sardi con esenzione è nota. Parliamo di circa 200.000 persone, con una o più patologie, a cui inizialmente non è stato consentito registrarsi per la vaccinazione attraverso la piattaforma della Regione Sardegna. Il sito, infatti, permetteva l’adesione unicamente sulla base dell’età a persone non affette da patologie croniche che avrebbero ricevuto il vaccino Astrazeneca.

La motivazione di ciò era che i beneficiari di esenzione sarebbero stati chiamati direttamente dalle strutture che li avevano in cura, da cui avrebbero ricevuto il siero Pfizer o Moderna. Ciò, però, è capitato soltanto per i casi più gravi lasciando tutti gli altri in una condizione di totale incertezza.

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Comprensibilmente, è montata una protesta che si è fatta giorno dopo giorno più forte fino a quando, il 22 aprile, la piattaforma ha aperto le prenotazioni anche ai beneficiari d’esenzione.

Il sollievo è però durato poco lasciando spazio al sapore amaro della beffa. A loro, come ai non beneficiari d’esenzione, verrà inoculato l’Astrazeneca.

La domanda sorge spontanea: perché allora non si è consentito fin da subito anche ai beneficiari d’esenzione di ricevere l’Astrazeneca in ordine d’età come tutti gli altri? si sarebbe evitata la vergognosa situazione per la quale ora migliaia di sardi over 70, affetti da patologie croniche, attendono nell’incertezza di ricevere il vaccino già inoculato a persone in perfetta salute di 62/63 anni.

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L’ennesimo disastro nella gestione di un’emergenza diventata essa stessa emergenza.