Università. Biancareddu annuncia il ritiro della norma contro l’autonomia dei corsi.

“Abbiamo disinnescato una mina che avrebbe potuto avere gravi effetti sul futuro dell’università a Oristano. Rientriamo da Cagliari con un grande risultato che garantisce l’autonomia del Consorzio UNO e pone le basi per dare maggiore stabilità per il futuro”.

Così il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna ha commentato l’esito dell’audizione di questa mattina in Commissione cultura e istruzione del Consiglio regionale: “L’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, accogliendo le nostre richieste, ha annunciato che la tanto discussa norma del collegato alla legge di stabilità che metteva in pericolo l’autonomia del Consorzio UNO sarà stralciata e che il rapporto con le università decentrate proseguirà nel rispetto delle prerogative dei territori”.

L’audizione in Commissione era stata richiesta dallo stesso Sindaco Sanna dopo l’introduzione di una norma nel collegato alla legge di stabilità che modificando la legge istitutiva dei corsi ne metteva a rischio l’autonomia. Tra i soggetti gestori di corsi universitari anche il Consorzio UNO che a Oristano, nell’ex monastero del Carmine, gestisce quelli di Economia e Gestione dei Servizi Turistici, Biotecnologie Industriali e Ambientali, Tecnologie Alimentari, Viticoltura ed Enologia, Qualità e Sicurezza dei Prodotti Alimentari e la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici.

LEGGI ANCHE:  Torre Grande. La Polizia locale libera il lungomare dalle bancarelle abusive.

“Con un’assemblea pubblica convocata nella sede del Consorzio Uno dal Presidente Gianvalerio Sanna e un pronunciamento all’unanimità del Consiglio comunale, la città ha manifestato una ferma protesta rispetto a una norma che avrebbe minato la qualità della presenza universitaria a Oristano” ha detto il Sindaco Sanna che a Cagliari era accompagnato dal Presidente del Consorzio UNO Gianvalerio Sanna e dal Direttore Generale Francesco Asquer.

“Non era possibile soggiacere a un’idea di sfiducia alimentata da una norma ingiusta che avrebbe penalizzato le attività nel territorio – ha detto il Presidente Gianvalerio Sanna -. Recuperiamo lo spirito originario delle legge e, se tutti siamo d’accordo sul fatto che l’autonomia sia un presupposto indispensabile per il riscatto dei territori, diamo speranza al nostro territorio. Io ho contribuito a far nascere l’università a Oristano e non vorrei esserne testimone della fine”.

LEGGI ANCHE:  Oristano. Approvato il bilancio di previsione 2020-2022.

“L’università ha un ruolo strategico per il territorio e in Commissione non ho portato solo la voce di Oristano, ma quella di tanti comuni della provincia così come quella di Nuoro che vive la nostra stessa condizione – ha proseguito Sanna -. Abbiamo chiesto di eliminare la norma collegata alla legge di stabilità, e la risposta dell’Assessore Biancareddu è stata pienamente soddisfacente, ma anche di investire sull’università diffusa che garantisce ai territori crescita culturale, sociale ed anche economica, e crea le premesse per nuove occasioni di sviluppo. Per questo motivo ho chiesto formalmente alla Regione di sostenerci nell’acquisizione dell’ex carcere di piazza Manno per trasformarlo in Casa dello studente. Un investimento sull’ex Reggia giudicale, che sorge a poche decine di metri dalla sede universitaria oristanese, rappresenterebbe il modo migliore per confermare la volontà di investire sulla crescita dell’università nei territori”.

LEGGI ANCHE:  Giornata Internazionale contro l’omotransfobia, il ministro Patrizio Bianchi: “La Scuola sia sentinella dell’inclusione”.

Foto Sardegnagol, riproduzione riservata