Unità d’Italia, Stefania Pucciarelli: “Stesso impegno e stesso spirito di sacrificio di allora per superare questa emergenza sanitaria”.
“Celebriamo oggi, a 160 anni dall’Unità d’Italia, le nostre radici e, con esse, quei valori di coesione nazionale, di libertà, di democrazia che costituiscono energie vitali permanenti per la società e per il Paese”. E’ iniziato così il discorso della Sottosegretaria alla Difesa Stefania Pucciarelli, intervenendo a Genova alla cerimonia del 160° Anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.
“Cerimonie come quella odierna hanno il merito di tramandare i valori ed i principi che hanno guidato gli italiani nella fase della costituzione della nostra Patria e di rinnovare gli ideali tipici del Risorgimento. L’evento che stiamo celebrando rappresenta, quindi, una iniezione di fiducia per l’intero Paese che oggi è chiamato ad affrontare questa emergenza sanitaria, la quale, senza lo stesso impegno e lo stesso spirito di sacrificio di allora, sarebbe difficile superare”.
“Ma oggi – ha ricordato Pucciarelli – celebriamo anche la nostra sacra e amata Bandiera, il Tricolore. Con questa solenne cerimonia vogliamo ricordare quei valori per cui tanti Patrioti morirono nel lento processo di unificazione ed indipendenza della nostra Nazione. A loro, come a tutti i Caduti di ieri e di oggi che si sono sacrificati per il bene comune durante lo svolgimento del proprio servizio alla Nazione, va il nostro pensiero e tutta la nostra riconoscenza”.
“Tutti noi abbiamo il dovere, nei confronti dei nostri caduti, di mantenere alto l’onore di questo Paese, difenderne il prestigio nei consessi internazionali e di essere protagonisti responsabili della Storia. Un dovere che devono sentire tutti gli Italiani e in misura maggiore i servitori dello Stato. A loro guardano tutti i cittadini che dagli uomini di Stato si aspettano: rettitudine, capacità decisionali, assunzione di responsabilità e iniziative, tali da poter far assumere alla nostra Nazione il ruolo che merita in ambito internazionale”.