Unicef: “Lotta all’abbandono scolastico e alla disoccupazione giovanile”.

«Siamo a poche settimane dalla celebrazione del trentennale della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: ci attendono iniziative, attività, incontri a tutti i livelli. La Convenzione, pur essendo il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo, non è ancora pienamente attuata, conosciuta e capita. A livello globale in questi 30 anni molti obiettivi sono stati raggiunti. Tuttavia, spesso i diritti di ancora troppi bambini e adolescenti sono a rischio».

A dichiararlo è stato il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo, intervenendo a Oristano al Seminario regionale di formazione dell’UNICEF Sardegna “Territori in campo per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, rivolto a oltre cento volontari provenienti da tutto il territorio regionale.

«In Italia» ha proseguito Samengo «vivono circa 10 milioni tra bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età. Oltre 1,2 milioni di essi vivono in povertà assoluta, e il 25,7% dei giovani tra i 18 e i 24 anni non studia, non lavora né è inserito in programmi di formazione. Inoltre la disparità del livello dei servizi tra le varie zone del paese è allarmante».

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«In Sardegna i minori di 18 anni sono 230.488, rappresentano il 14% rispetto alla popolazione totale, mentre i minori stranieri, rispetto al totale dei minorenni, sono il 3,3%.

Due sono i temi fondamentali su cui dobbiamo concentrarci. Il primo è l’abbandono scolastico: 18,1 e’ infatti la percentuale di persone di 18-24 anni che hanno conseguito solo la licenza media e non sono inseriti in un programma di formazione rispetto alla percentuale nazionale del 13,8%.

Il secondo riguarda le persone minorenni in condizione di povertà relativa, che sono il 33,3% contro un 21,5% a livello nazionale, mentre le persone di minore età a rischio di povertà ed esclusione sociale sono il 41,3% contro il 32,1% nazionale.

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Percentuali importanti, numeri dietro cui si nascondono storie di emarginazione, indifferenza, disperazione sociale su cui occorre riflettere anche qui in Sardegna per poter immaginare il tipo di impegno che dobbiamo assumere in futuro.

Per questo riteniamo fondamentale chiamare a raccolta, proprio come oggi, tutte le realtà coinvolte e costruire alleanze per migliorare la vita dei bambini e degli adolescenti», ha concluso il Presidente UNICEF.

All’incontro di Oristano sono intervenuti, tra gli altri, il Sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e la Garante Regionale dell’Infanzia e Adolescenza per la Sardegna, Grazia Maria De Matteis.

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