‘Uniamo l’Italia’, le regioni fanno il punto sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 21-27.

Combattere lo spopolamento e il gap territoriale dell’Isola rispetto alle altre regioni d’Europa. Sono questi i principali obiettivi del Fondo di Sviluppo e Coesione che, insieme ai fondi strutturali europei, rappresenta lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. Un tema discusso oggi nel corso del convegno “Uniamo l’Italia” organizzato dalla ministra per il Sud, Mara Carfagna, per fare il punto sulla programmazione delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 21-27.

Fondo che per l’Italia ammonta a 73 miliardi di euro, ai quali si aggiungono i 222 miliardi del Pnrr e del Fondo complementare e 81 miliardi della programmazione comunitaria, di cui 54 per il Sud. A queste risorse, come ha spiegato il ministro dell’economia Daniele Franco nel corso dell’incontro, si aggiungono i fondi di durata quindicinale delle leggi di bilancio (170 miliardi nelle leggi 2017-2021 a cui sommare i 71 miliardi al 2036 stanziati nell’ultima manovra). 

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Un nuovo corso, quindi, che soltanto la riproposizione di schemi autoreferenziali, ritardi e inefficienze della macchina amministrativa regionale, potrà far fallire. Probabilità, guardando al precedente settennato, non particolarmente remote per la Regione Sardegna.

Maggiore positività, invece, è stata espressa durante il convegno dall’assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino che ha messo in luce le energie positive che un buon utilizzo dei Fondi sprigionerà per le regioni e le aree depresse: “Dobbiamo fare in modo che il Fondo Fsc sia complementare alle altre misure e a una strategia unica all’interno delle regioni. Per fare questo è fondamentale che si attivino procedure snelle, quindi la possibilità di usare gli stessi strumenti di semplificazione previsti per il Pnrr, a cui accompagnare una certa flessibilità: se all’interno della strategia regionale c’è qualche progetto strategico rimasto escluso dal Pnrr o da altre linee di finanziamento sarebbe utile poter rifinanziare in corsa con i fondi Fsc”.

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