Ungheria. Gli eurodeputati chiedono sanzioni
Secondo alcuni deputati del Parlamento europeo la democrazia e i diritti fondamentali sono minacciati in Ungheria. Una preoccupazione confermata dalle richieste inviate alla Commissione e al Consiglio per proteggere i cittadini ungheresi, aprire una procedura d’infrazione e bloccare i finanziamenti UE verso il Paese del Presidente Orbàn.
In un dibattito con la Vicepresidente della Commissione europea Vera Jourová e la Presidenza croata dell’UE, la maggioranza dei deputati ha sottolineato che le misure di emergenza adottate dal governo ungherese per combattere la pandemia Covid-19, compresa la dichiarazione di uno stato di emergenza illimitato, non sono in linea con i principi dell’UE.
Nella sua risoluzione del 17 aprile, il Parlamento aveva dichiarato che la decisione adottata dal Governo ungherese di prolungare lo stato di emergenza a tempo indeterminato, autorizzando l’esecutivo a governare per decreto e di indebolire il controllo del Parlamento, erano “totalmente incompatibili con i valori europei”.
Diversi deputati hanno invitato la Commissione europea a terminare l’esame delle modifiche giuridiche approvate in Ungheria e avviare una procedura di infrazione. In particolare, hanno chiesto di sospendere i pagamenti UE all’Ungheria, nel quadro del nuovo Quadro finanziario pluriennale e del Piano di ripresa, a meno che non sia intanto rispettato lo stato di diritto.
E’ stato, inoltre, criticato l’atteggiamento passivo del Consiglio e chiesto il suo intervento in merito alla procedura dell’articolo 7 avviata dal Parlamento europeo.
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