Una serata in Marina con i giocatori del Cagliari Pisacane e Mattiello.
In una sala gremita di bambini e genitori, Fabio Pisacane e Federico Mattiello del Cagliari hanno discusso con don Marco Lai, dirigente della Caritas Sarda e Massimiliano Medda, volto noto della Pola, di temi quali sport, inclusione e lotta al razzismo. L’incontro si è svolto nel Teatro di Sant’Eulalia, quartiere Marina, rione multietnico per eccellenza della città. Multietnico era anche il pubblico, fatto di persone provenienti da ogni parte dal mondo ma unite dall’amore per il calcio e per i colori rossoblù.
Il dialogo ha spaziato dal fenomeno del razzismo negli stadi all’attuale andamento del Cagliari in campionato, senza tralasciare testimonianze del vissuto e della vita personale dei due giocatori. Particolarmente toccante è stato il racconto di Pisacane della sua malattia che, negli anni dell’adolescenza, ne ha seriamente messo a repentaglio il proseguo nella carriera di calciatore a causa di una paralisi, fortunatamente rivelatasi reversibile, seguita da 20 giorni di coma. Un’esperienza per via della quale il forte difensore napoletano ha maturato la consapevolezza del fatto che il calcio, per quanto intensamente vissuto, resta un gioco e quindi cosa diversa dai veri problemi della vita.
Si è parlato del razzismo, male endemico che affligge il calcio italiano a dispetto di campagne di sensibilizzazione, DASPO e tessere del tifoso. Don Marco, in tal senso, ha ribadito l’importanza del dialogo in un’area come il mediterraneo, in passato bacino di grandi e importanti civiltà. Incalzati dal tifoso Medda non sono poi mancati gli approfondimenti sul campionato in corso. Mattiello e Pisacane hanno ribadito che, al netto di un’ultima fase di appannamento, il bilancio del Cagliari resta abbondantemente positivo grazie a un sesto posto in classifica ottenuto a sedici giornate dalla fine. Al termine del dialogo sul con relatori e ospiti della serata i giocatori hanno risposto alle domande dei piccoli tifosi e hanno parlato del loro rapporto con la Sardegna e, in particolar modo, con il suo cibo. Pisacane ha confessato la sua preferenza per la bottarga mentre Mattiello ha ammesso di fare largo consumo di formaggi sardi.
Una bella serata nel cuore della Cagliari più popolare e tradizionale ma, al contempo, più aperta alla multiculturalità e al resto del mondo, come solo la Marina sa essere.