“Un pugno alla sclerosi multipla”. A Cagliari la prima edizione del torneo di Gym Boxe.
Contrastare la stigmatizzazione verso le persone disabili e mettere al centro la solidarietà. Sono questi i principali elementi che animeranno la prima edizione del contest di Gym Boxe “Un pugno alla sclerosi multipla”, in programma il prossimo 7 dicembre dalle ore 16:00 presso la palestra di via Mandrolisai 41 a Cagliari.
Un evento di beneficenza promosso dall’Associazione Sclerosi Multipla Sardegna (l’ASMS) in collaborazione con l’Associazione ABICI, l’ASD Boxe Team “Angelo Putzolu”, l’ASD EPS Shardana Boxe & More, l’ASD Boxe San Michele e l’ASD Sailing Gym, e sostenuto grazie al contributo dell’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del programma europeo del Corpo europeo di solidarietà, ovvero una delle più recenti buone pratiche dell’UE a sostegno dell’inclusione dei ragazzi e delle ragazze in Europa.
Ad aprire i lavori della giornata, patrocinata dal Comune di Cagliari e con la media partnership di Sardegnagol, sarà il presidente dell’ASMS, Sergio Cavoli, seguito dagli interventi degli esperti Giuseppe Fenu, del Dipartimento di Neuroscienze dell’ARNAS G. Brotzu, e Filippo Tocco, Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina dello Sport dell’Università degli Studi di Cagliari.
Nell’occasione, spiegano i promotori, sarà lanciata anche la nuova iniziativa di solidarietà per la realizzazione di un nuovo progetto di telemedicina in Sardegna e, al termine del dibattito, inizieranno gli incontri di Gym Boxe con un programma che si concluderà in tarda serata.
“Siamo onorati – afferma Sergio Cavoli presidente dell’ASMS – di poter dare il nostro contributo per questa nuova grande avventura sportiva e umana, contro i pregiudizi e a sostegno dell’inclusione e della solidarietà. C’è sempre più bisogno che la società civile si apra ad una cultura dell’inclusione”.
“L’evento – ha aggiunto Gabriele Frongia dell’Associazione ABICI, promotrice del progetto “Mandiamo la stigmatizzazione al tappeto” – rappresenta un bellissimo esempio di promozione della salute e della partecipazione attiva dei giovani che coniuga sport, destigmatizzazione e sinergia tra attori locali. Abbiamo sempre più necessità di iniziative come questa, capaci di moltiplicare le opportunità di protagonismo e di autorealizzazione dei ragazzi e delle ragazze della nostra comunità locale”.