Ue. Oltre 3,7 milioni di permessi di soggiorno ottenuti nel 2023.

Nel 2023 sono stati rilasciati nell’UE oltre 3,7 milioni di primi permessi di soggiorno a cittadini extra-UE, con un aumento del 4,7% rispetto al 2022 e il numero più alto registrato finora. 

L’occupazione, ricorda oggi l’Eurostat, è rimasta la principale motivazione del rilascio dei permessi di soggiorno nel 2023, rappresentando il 33,8% (1,3 milioni) di tutti i primi permessi di soggiorno rilasciati, registrando un modesto calo rispetto al 2022 (-0,4%; -4.662).

I motivi familiari hanno rappresentato il 26,4% (986.453) di tutti i permessi, riflettendo un aumento del 6,4% (+58.943) rispetto al 2022. Altri motivi, tra cui la protezione internazionale, hanno rappresentato quasi la stessa quota (25,6%; 956.646), con un aumento del 5,3% (+48.406). I motivi di istruzione hanno rappresentato il 14,3% (534.558) di tutti i primi permessi di soggiorno, rappresentando il più grande aumento complessivo del 13,5% (+63.674). 

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Nel 2023, il numero più elevato di primi permessi di soggiorno rilasciati è stato rilasciato a cittadini ucraini (307 313), seguiti da Bielorussia (281 279) e India (207 966).

Le prime 10 cittadinanze a cui è stato concesso il primo permesso di soggiorno nell'UE, 2023, numero totale in migliaia e % per motivo. Grafico. Vedere il link al dataset completo di seguito.
I permessi di soggiorno per nazionalità. Infografica Eurostat

Esaminando i primi 10 Paesi di cittadinanza di coloro a cui è stato concesso il permesso di soggiorno, l’occupazione è stata la ragione più frequente per i cittadini di Ucraina (71,7%), Bielorussia (52,3%), India (45,2%) e Turchia (31,8%). Altri motivi, tra cui la protezione internazionale, hanno dominato per i cittadini di Siria (77,3%) e Afghanistan (85,1%). I motivi familiari hanno rappresentato la quota maggiore di permessi per i cittadini di Marocco (50,3%), Russia (39,4%) e Brasile (35,3%), mentre ai cittadini della Cina sono stati concessi permessi principalmente per motivi di istruzione (37,8%).

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