Ue. In 1000 giorni di guerra 124 miliardi di euro all’Ucraina.

Dopo 1000° giorni di “inutile guerra” o meglio di “guerra per interposta persona” in Ucraina, l’Unione europea ha copiosamente elargito 124 miliardi di euro nelle casse del Governo di Kiev, tra assistenza economica e militare.

Una montagna di denaro, che difficilmente produrrà ritorni per i cittadini europei, ad oggi ingiustificata, vista la prosecuzione del conflitto e, soprattutto, l’avvelenamento dei pozzi puntualmente garantito dal manovratore dell’Ue su suolo europeo, gli Stati Uniti d’America. Nazione, ancora per poco (ma quanto basta per fare danni) guidata dall’Amministrazione “democratica” di Joe Biden, protagonista della scelta di rimuovere la riserva sull’impiego di missili a lungo raggio in Russia, spingendo oggi il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha rimettere mano alle disposizioni per l’impiego di armi nucleari.

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1000 giorni, quindi, celebrati oggi dalla sempre più desolante Commissione europea, anche oggi in prima linea per rimarcare “il proprio impegno e solidarietà con l’Ucraina”. Tutto sommato, visto il rispetto dello Stato di diritto in Ucraina, è più che meritata tale dedizione.

Paese, l’Ucraina, la cui ricostruzione post-guerra (prima o poi arriverà anche quella) sarà cannibalizzata dai cosiddetti “partner e alleati”, senza considerare il pesante indebitamento che seguirà per la popolazione ucraina. Insomma, dopo la guerra arriverà anche la “mazzata economica” per famiglie e imprese ucraine.

Ma, come ricordato oggi dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, meglio parlare di come l’Ue ha fornito “protezione a 4 milioni di persone fuggite dalla guerra”, “guidato gli sforzi internazionali per sostenere la sovranità, la sicurezza e la ricostruzione dell’Ucraina” e adottato sanzioni (puntualmente aggirate e che non hanno certo messo in ginocchio la Federazione Russa) contro il nemico.

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Nemico, giusto per rimanere nel perimetro della distensione e della ricerca della pace, che per la numero uno della Commissione Ue “deve pagare per mille giorni di crimini e distruzione“. Tira aria di diplomazia dalle parti dell’Ue.

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