UE, 6,1 miliardi per la pesca: focus sui giovani pescatori e regioni ultraperiferiche.

Il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva il Fondo per la pesca 2021-2027, per sostenere l’economia blu, proteggere la biodiversità e promuovere la governance internazionale degli oceani: circa 6,1 miliardi (300 milioni in meno rispetto al precedente bilancio del FEAMPA per il periodo 2014-2020).

Il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) sosterrà i Paesi UE a investire per rendere i settori della pesca e dell’acquacoltura più competitivi e per sviluppare un’economia blu sostenibile, nuovi mercati e tecnologie, oltre a proteggere e ripristinare la biodiversità. Almeno il 15% degli stanziamenti nazionali dovrà essere speso in azioni per favorire il controllo della pesca e la raccolta di dati per contrastare la pesca illegale e non regolamentata.

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Su richiesta del Parlamento, gli Stati membri dovranno prendere in considerazione le esigenze della piccola pesca costiera e precisare le misure che intendono adottare per aiutarla a svilupparsi. Inoltre, il Fondo continuerà a compensare i costi aggiuntivi sostenuti dagli operatori della pesca operanti in queste regioni.

Per portare i più giovani nelle comunità di pescatori, dove l’età media supera i 50 anni, il nuovo FEAMPA finanzierà la prima imbarcazione o la proprietà parziale (di almeno il 33%) per i pescatori che, alla data di presentazione della domanda di sostegno, non superino i 40 anni e che abbiano lavorato per almeno cinque anni come pescatori (o acquisito un’adeguata formazione).

Tra le altre misure nell’ambito del Fondo figurano una compensazione per i pescatori che devono interrompere temporaneamente il lavoro per rispettare alcune misure di conservazione; un sostegno per coloro che devono demolire o disarmare un peschereccio se le loro attività cessano definitivamente; un finanziamento per le attrezzature necessarie al rispetto degli obblighi di sbarco e delle norme di controllo della pesca UE, come i dispositivi di localizzazione delle navi e di segnalazione elettronica.

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Il testo è stato approvato senza votazione finale, poiché nessun emendamento al testo concordato col Consiglio è stato adottato (conformemente alla seconda lettura della procedura legislatura ordinaria).

Per il relatore Gabriel Mato del Partito Popolare Europep “la flotta dell’UE ha perso importanti zone di pesca a causa della Brexit, la catena di valore ittica è stata paralizzata a causa della pandemia, e c’erano pressioni per raggiungere un accordo nell’OMC sui sussidi alla pesca. Inoltre, la giovane generazione è riluttante a entrare nella professione, le emissioni di CO2 devono essere ridotte in linea con il Green Deal e gli obblighi internazionali, e la produzione di acquacoltura è stagnante, mentre nei paesi terzi il settore è fiorente. Questo fondo cerca umilmente di contribuire a mitigare queste sfide”.

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Il Regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e si applicherà retroattivamente, a partire dal 1° gennaio 2021.