Ucraina, Werner Hoyer al Summit di Marsiglia: “La banca dell’UE è solidale con il popolo ucraino. Sostegno economico in tre fasi”.
“Tutta la nostra attenzione è ora concentrata sull’Ucraina e sulle tragiche ricadute di questa guerra”, ha dichiarato il presidente della BEI, Werner Hoyer, nel corso del 9° vertice del Comitato europeo delle Regioni.
“Questi – ha ricordato il numero uno della Banca europea per gli investimenti – sono tempi veramente bui per l’Ucraina e per l’Europa. La Banca europea per gli investimenti si unisce a tutte le istituzioni dell’Unione europea, ai cittadini europei e ai Paesi del mondo libero nel condannare fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe. La banca dell’UE è solidale con il popolo ucraino”.
Un intervento per confermare l’impegno della BEI a sostegno dell’Ucraina che si esplicherà in 3 diversi step: “Siamo pronti a fare tutto il possibile per sostenere l’Ucraina in questa terribile situazione. Negli ultimi otto anni abbiamo aumentato considerevolmente le nostre attività in Ucraina, poiché, dopo l’invasione della Crimea, abbiamo interrotto le attività in Russia, dove era in corso un progetto di modernizzazione dell’industria russa, rivolgendo maggiormente la nostra attenzione all’Ucraina. Abbiamo sviluppato un pacchetto di emergenza per l’Ucraina, che miriamo a vedere approvato domani da parte del consiglio di amministrazione della BEI. In primo luogo – spiega Hoyer – intendiamo fornire un supporto di liquidità immediato alle autorità ucraine, con l’erogazione di 700 milioni di euro, reindirizzando le linee di credito esistenti. Una volta ottenuto il via libera finanziario previsto per venerdì, invieremo entro tre giorni i fondi alle autorità ucraine. In secondo luogo, ridestineremo impegni di progetti infrastrutturali pari a 1,3 miliardi di euro per soddisfare le esigenze immediate di investimento e ricostruzione. Ciò riguarderà i trasporti, l’energia, lo sviluppo urbano e il digitale. Tempi che richiederanno la firma di accordi sulle modifiche dei contratti esistenti con le autorità ucraine. Terzo: aiuteremo a ricostruire tutto ciò che l’esercito russo abbatterà e aiuteremo a mettere in atto le nuove infrastrutture economiche e sociali fondamentali necessarie”.
Ma il supporto della BEI non si fermerà qui, secondo Hoyer: “A breve termine, miriamo a formulare un pacchetto completo di aiuti umanitari, sociali ed economici per aiutare ad affrontare il problema dell’accoglienza dei profughi nei Paesi confinanti con l’Ucraina. Qui, molto rapidamente e con determinazione, nei prossimi giorni farò una proposta molto concreta. Abbiamo imparato molto dall’attuazione del piano di ripresa dell’Ucraina, con 246 progetti finanziati dopo il conflitto nel 2014, principalmente nelle aree di Donetsk e Luhansk. Dobbiamo, però, essere consapevoli del fatto che l’onere della ripresa non cadrà in modo uguale e uniforme tra le regioni e i Paesi dell’UE”.
Sul tema, Werner Hoyer ha ricordato che si sta assistendo a un doppio shock per l’economia europea: “Uno shock sui prezzi dell’energia e uno shock economico causato dalla massiccia incertezza influenzata dalla guerra e dagli effetti delle sanzioni. Le conseguenze di ciò potrebbero essere una contrazione economica e una pressione al rialzo sui prezzi. Alla luce di ciò, dovremo iniziare a pensare a misure di sostegno per le regioni particolarmente colpite all’interno dell’UE. In caso contrario, potrebbe esserci un rischio reale di divergenza economica, una divergenza che le banche centrali potrebbero non essere in grado di attutire a causa del rischio di aumento dell’inflazione. Quindi, mentre lavoriamo instancabilmente sull’Ucraina e sui suoi bisogni urgenti, dobbiamo tenere presente l’impatto di questa terribile guerra sui Paesi vicini, all’interno e all’esterno dell’UE”.
foto Cdr