Ucraina, USA: “Kiev continua coraggiosa difesa contro invasori”.
Gli Stati Uniti continuano a sostenere l’Ucraina ma il presidente Joe Biden, che avrebbe dovuto partecipare alle riunioni della coalizione degli alleati del Governo di Kiev, ha ben preferito restare negli USA per “fornire supporto alle aree interessate dall’uragano Militon”, stando a quanto riporta oggi la nota del Pentagono.
Biden che, proprio lo scorso 26 settembre, ha assicurato a Volodymyr Zelenskyy l’assistenza alla sicurezza e sull’adozione di altre misure fino alla fine del mandato per “aiutare l’Ucraina a prevalere”, garantendo l’invio di altri 5,55 miliardi di dollari del budget presidenziale residuo. Ma, come racconta la realtà del campo di battaglia, Kiev è ben lontana dalla “vittoria senza obiettivi” agognata dal suo presidente (illegittimo dal 24 maggio 2024).
5,55 miliardi che si sommano ai 2,4 miliardi di dollari annunciati sempre dal “presidente parcheggiato” a titolo di difesa aerea.
Immancabili, inoltre, le note narrative del Pentagono, per il quale la Russia avrebbe inflitto più di 600.000 vittime alle forze russe “superando il totale di tutte le perdite russe o le perdite sovietiche in qualsiasi conflitto dalla seconda guerra mondiale messe insieme” (studiassero un po’ di storia gli americani…), distrutto almeno 32 navi della marina russa nel Mar Nero, più di due terzi dei carri armati russi, “spingendo il presidente russo Vladimir Putin a dotare le forze in prima linea di scorte e carri armati dell’era sovietica risalenti alla Seconda guerra mondiale”.
Note decisamente poco equilibrate, guardando lo scenario odierno in Europa centrale, che invece ricorda che gli ucraini possono solo difendersi dall’invasore russo, anche per via del divieto di utilizzare armi a lungo raggio che vede anche gli USA d’accordo. Se non è doppiezza questa! Ma, come visto negli ultimi anni, di capitani coraggiosi dalle parti di Washington, Bruxelles e Kiev il mondo ne ha visto ben pochi…
A Kursk, stando sempre alla nota del caminetto di Washington, “la Russia ha lanciato alcuni contrattacchi limitati, ma sono stati inefficaci”.
Nonostante ciò, per il Pentagono, “è una dura lotta con un gran numero di attacchi provenienti dai russi ogni giorno, e gli ucraini stanno facendo un buon lavoro nel difendere la loro infrastruttura critica e difendersi in prima linea”. Ai lettori le dovute conclusioni.
Nel frattempo, un numero significativo di truppe ucraine si ritrova intrappolato sul territorio russo, nei dintorni di Kursk. Lo stesso Governo di Kiev potrebbe essere ora più disponibile a un cessate il fuoco, nella disperata ricerca di una via d’uscita dopo aver toccato nel mese di settembre il record di perdite umane e territoriali. Notizie, chissà perché, non molto popolari tra le pagine dei cosiddetti media mainstream e delle “note del caminetto” del Dipartimento della Difesa USA.
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