Ucraina: l’UE intensifica la solidarietà nei confronti delle persone in fuga dalla guerra.
La Commissione ha presentato ieri il piano di aiuti dall’UE per la popolazione ucraina in fuga dal Paese e per gli Stati membri impegnati nell’accoglienza.
Come ha annunciato la Presidente von der Leyen, 500 milioni di euro del bilancio dell’UE sono stati destinati per l’emergenza umanitaria. L’importo comprende aiuti umanitari per 90 milioni di €, di cui 85 milioni di euro per l’Ucraina e 5 milioni per la Moldova. Grazie alla all’attivazione del meccanismo unionale di protezione civile, ancora, milioni di beni, tra cui veicoli, kit medici, tende, coperte e sacchi a pelo, sono già stati consegnati alle persone bisognose in Ucraina, mentre alle vicine Moldova, Polonia e Slovacchia sarà fornita un’assistenza aggiuntiva per sostenere tutti coloro che fuggono dalla guerra.
Previsto anche un sostegno per la gestione delle frontiere: la Commissione ha pubblicato orientamenti operativi per aiutare le guardie di frontiera degli Stati membri a gestire efficacemente gli arrivi alle frontiere con l’Ucraina e ridurre i tempi di attesa, mantenendo nel contempo un elevato livello di sicurezza. Le agenzie dell’UE forniranno inoltre personale e competenze supplementari a sostegno degli Stati membri: 49 agenti di Frontex sono stati inviati alle frontiere tra UE e Ucraina e tra Moldova e Ucraina, e altri 162 in Romania. Alla Moldova sarà accordato un importo aggiuntivo di 15 milioni di € per aiutarla a gestire la situazione.
Protezione delle persone in fuga e sostegno alla capacità di accoglienza: in tempi record l’UE ha deciso all’unanimità di attivare la direttiva sulla protezione temporanea per offrire chiarezza e sicurezza alle persone che ne hanno bisogno, accordando il diritto all’assistenza sociale, l’accesso al mercato del lavoro e all’istruzione. L’elemento fondamentale di questo approccio è la solidarietà tra gli Stati membri. La Commissione coordinerà una “piattaforma di solidarietà” in cui gli Stati membri potranno scambiarsi informazioni sulle capacità di accoglienza.
I fondi per gli affari interni per il periodo 2021-27 apporteranno agli Stati membri notevoli risorse supplementari per garantire strutture di accoglienza adeguate e procedure di asilo efficaci. La Commissione propone inoltre di prorogare il periodo di attuazione dei finanziamenti a disposizione degli Stati membri a titolo dei fondi per gli affari interni per il periodo 2014-2020, il che consentirebbe di mobilitare circa 420 milioni di euro di sostegno aggiuntivo. La Commissione pubblicherà sul proprio sito web contenuti appositi per garantire la condivisione delle informazioni tra i cittadini ucraini.
Azione di coesione per i rifugiati in Europa: la Commissione sta adottando la proposta legislativa relativa all’Azione di coesione per i rifugiati in Europa (CARE), che permetterà di finanziare con maggiore flessibilità una vasta gamma di misure a sostegno delle persone in fuga dall’Ucraina, dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) al Fondo sociale europeo (FSE) al Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Questi fondi di coesione possono essere mobilitati, ad esempio, per investimenti nei settori dell’istruzione, dell’occupazione, degli alloggi, dei servizi sanitari e di assistenza all’infanzia, e nel caso del FEAD per assistenza materiale di base come la fornitura di prodotti alimentari e di vestiario. Per sostenere ulteriormente gli Stati membri, il tasso di cofinanziamento eccezionale del 100 % applicato in risposta alla pandemia sarà prorogato per un anno. Sono inoltre già disponibili circa 10 miliardi di € provenienti dai fondi di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT-EU) per il 2022, che possono essere utilizzati anche per finanziare azioni di sostegno alle persone in fuga dall’Ucraina.
Nell’occasione il Commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarčič ha dichiarato che “le vittime principali di questa brutale aggressione militare sono le persone innocenti che vivono in Ucraina. L’UE, insieme ai suoi Stati membri, sta lavorando incessantemente per fornire assistenza emergenziale in Ucraina e nei paesi direttamente investiti dall’afflusso dei rifugiati. Allo stesso tempo, stiamo fornendo aiuti finalizzati a salvare vite umane ai nostri partner umanitari sul campo che cercano di raggiungere le persone in pericolo. È indispensabile che questa aggressione cessi immediatamente, perché la situazione umanitaria sta diventando più critica ogni giorno che passa”.