Ucraina: il Parlamento europeo chiede maggiore assistenza militare.
Il Parlamento europeo, con l’approvazione di una risoluzione non legislativa, ha esortato i Paesi UE e le organizzazioni internazionali a condannare il risultato dei referendum indetti in Ucraina e l’annessione della Russia degli oblast di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia.
I deputati della “democratica” Aula parlamentare europea, in particolare, hanno chiesto agli Stati membri dell’UE e gli altri Paesi che sostengono l’Ucraina di aumentare massicciamente l’assistenza militare, in particolare nelle aree richieste dal governo ucraino.
“Le recenti minacce di impiego di armi nucleari da parte della Russia sono irresponsabili e pericolose – avvertono i deputati europei -. Qualsiasi tentativo da parte della Russia di presentare gli attacchi ai territori occupati come un attacco alla proprie integrità territoriale, e quindi come motivo per un attacco nucleare, è illegale e privo di fondamento e non dissuaderà l’Unione Europea dal fornire ulteriore assistenza all’autodifesa dell’Ucraina”.
Minacce nucleari, al momento, orfane di notizie fondate, tali da ricordare, per ampi versi, le dichiarazioni circa il presunto arsenale chimico posseduto dal regime di Saddam Hussein. “Preoccupazioni mediatiche”, di fatto, capaci di sostenere le premesse per l’attacco statunitense in Iraq del marzo 2003 e il rovesciamento del governo del partito Ba’ath iracheno. Invasione anglo-americana, va rimarcato, ampiamente contestata da diversi osservatori internazionali dato che le stesse armi di distruzione di massa usate come movente principale per l’attacco, non furono mai trovate dagli ispettori dell’ONU e, allo stesso tempo, non fu mai dimostrata la collusione del regime di Saddam con Al-Qāʿida.
Ma, come ampiamente risaputo, l’Europa dalla Seconda Guerra mondiale non può fare a meno di assecondare i diktat di Washington – arrivati a destinare la bellezza di 17,5 miliardi di dollari per le armi all’Ucraina -, complice anche la cronica criticità all’interno della Governance europea, fortemente penalizzata dalla frammentarietà interna al Consiglio europeo.
Infine, i deputati, come facilmente prevedibile, hanno chiesto l’istituzione di un tribunale internazionale ad hoc per i crimini di aggressione contro l’Ucraina, per perseguire Putin, tutti i funzionari civili e militari russi e i responsabili della pianificazione, del lancio e della conduzione della guerra in Ucraina. Peccato, volendo rimanere sul tema della difesa dei principi democratici, non rilevare la stessa sensibilità verso il conflitto azero-armeno…
foto Army Staff Sgt. Jose H. Rodriguez DOD