Ucraina, Borrell: “La Russia deve pagare”.

E’ proseguita a Chernihiv, dopo Bucha e Yahidne, la visita dell’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, in Ucraina: “Qui in questa città, l’85% della distruzione ha riguardato aree residenziali. Così tante persone sono state uccise e dobbiamo continuare a supportare l’Ucraina, non solo militarmente, ma anche nella ricostruzione e nello sviluppo”, ha dichiarato Borrell.

Alto rappresentante, però, che sembra non aver capito che la musica ormai è cambiata con la vittoria del 47° Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, sostenendo l’esigenza di continuare a rifornire militarmente l’Ucraina: “Questa guerra – prosegue Borrell – deve essere vinta. Non dovremmo avere dubbi, e l’Ucraina non dovrebbe averne, sulla volontà dell’Unione Europea di continuare a sostenerla”.

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E mentre uno dei giocatori della partita, Trump, parla con Putin, suggerendo la chiusura del conflitto con l’attribuzione ufficiale della Crimea, dei territori liberati nel Donbass e l’esclusione dell’Ucraina dalla NATO, l’Alto rappresentante sembra non voler comprendere il cambio di passo, ripetendo, addirittura, il refrain dell’adesione dell’Ucraina all’Ue: “Per essere pace essa deve essere giusta e sostenibile. Vogliamo una società dinamica che possa riprendersi dalle conseguenze della guerra e che possa essere membro dell’Unione Europea”.

Quindi, mentre il mondo è cambiato lo scorso 5 novembre, per Borrell la Russia deve pagare pesanti “indennizzi di guerra”: “Abbiamo 300 miliardi di euro di beni russi congelati che potrebbero essere utilizzati per pagare i risarcimenti per le persone colpite dall’invasione russa”.

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