Ucraina, Alessia Rosolen: “Friuli pronto ad accogliere studenti e docenti”.

Il Friuli Venezia Giulia si mobilita per dare una prima risposta concreta ai giovani ucraini in fuga dalle zone di guerra: grazie a un accordo con l’intera offerta accademica regionale, almeno 21 tra studenti e ricercatori saranno ospiti delle istituzioni dell’alta formazione per la continuazione del loro percorso accademico. “Ringrazio i rettori dei tre atenei e i direttori dei conservatori di musica per la collaborazione e il sostegno anche in questa drammatica circostanza”, ha dichiarato oggi l’assessora regionale alla Formazione, Istruzione e all’Università, Alessia Rosolen, che questa mattina ha comunicato in giunta il piano di accoglienza in Regione di
studenti e docenti ucraini.

“Siamo pronti a fare la nostra parte – ha spiegato Rosolen -. Rispondendo all’appello lanciato dal Ministero dell’Università e della ricerca, abbiamo costruito nell’arco di pochi giorni un piano di supporto e di accoglienza, coordinato dall’Amministrazione regionale, che coinvolge l’Agenzia regionale per il diritto allo studio (l’Ardis, il braccio operativo della Regione per il diritto allo studio), le Università degli studi di Trieste e di Udine, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), i conservatori Tomadini di Udine e Tartini di Trieste”.

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“Gli atenei hanno dato disponibilità ad accogliere, per un periodo di 6 mesi, 14 studenti che verranno selezionati sulla base di alcuni criteri preferenziali tra cui il sesso femminile e l’età anagrafica più giovane – ha detto ancora l’assessore -. I conservatori, al momento, ne accoglieranno 4, con borse di studio della durata di 4 mesi. Il Tartini di Trieste ha già inviato richiesta alla Ukraine national Tchaikovsky academy of music di Kiev per avere 4 nominativi di studenti da accogliere. La Sissa offrirà, invece, 4 borse di studio o di ricerca fino a 6 mesi, per studenti in fase avanzata del percorso di laurea o per studenti di dottorato e assicurerà l’accoglienza di ricercatori e docenti sulla base delle risorse a disposizione del programma Visiting scientist”.

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“Dall’esenzione delle tasse universitarie agli alloggi, dal vitto al pocket money per le spese correnti l’iniziativa tocca i 215mila euro (valore delle borse di studio) – ha spiegato Rosolen -. Si aggiunge poi il valore dei servizi messi a disposizione da Ardis per i giovani ucraini che troveranno accoglienza nella nostra Regione e che saranno ripartiti tra le sedi secondo un piano condiviso. Non solo quindi servizi legati al diritto allo studio, ma anche attività di accoglienza, orientamento e inserimento nel contesto universitario, assistenza sanitaria, corsi intensivi di italiano, mediazione e supporto psicologico”.

“Ci stiamo preparando ad accogliere studentesse, studenti e scienziati ucraini e a sostenerli attraverso borse di studio, di ricerca e programmi di mobilità, di concerto con l’amministrazione e le istituzioni regionali, in segno di solidarietà al popolo ucraino, in particolare agli studenti e postdoc che già fanno parte della nostra comunità”, ha detto, infine, il direttore della Sissa, Andrea Romanino.

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