Tutela dei consumatori: la Commissione invita le compagnie aeree a migliorare la gestione della cancellazione di voli.
La Commissione e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori hanno invitato le compagnie aeree a migliorare il modo in cui gestiscono le cancellazioni dei voli nel contesto della pandemia di Covid-19. Troppo spesso, in questi ultimi 14 mesi, le compagnie aeree sia low cost che di bandiera non hanno eccelso per assistenza, rispetto dei diritti dei consumatori e, specialmente, in ambito di rimborsi dei biglietti dei passeggeri. Mancanze che nel corso della pandemia hanno portato le principali authority per la concorrenza e il mercato a sanzionare le compagnie aeree: ammende, spesso, milionarie.
L’iniziativa della Commissione europea fa seguito a numerosi reclami dei consumatori e si basa sui risultati di un’indagine avviata all’inizio di quest’anno per raccogliere dati sulla gestione dei reclami da parte di 16 grandi compagnie aeree.
Per Didier Reynders, Commissario per la Giustizia “le compagnie aeree devono rispettare i diritti dei consumatori in caso di cancellazione dei voli. Oggi chiediamo soluzioni semplici per dare certezze ai consumatori dopo un periodo di estrema confusione”.
Dello stesso parere anche Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti: “I diritti dei passeggeri sono un presupposto fondamentale per un settore dell’aviazione fiorente. Stiamo valutando le opzioni normative per rafforzare la protezione dei passeggeri in caso di crisi future, come previsto nella strategia per una mobilità sostenibile e intelligente. Continueremo a collaborare con le autorità nazionali per far sì che i diritti dei passeggeri siano correttamente comunicati, attuati e fatti rispettare. I passeggeri devono poter scegliere veramente tra buoni e rimborsi”.
Le compagnie aeree che operano nell’UE devono rispettare il diritto dell’Unione in materia di tutela dei consumatori: dalla garanzia di una comunicazione trasparente, all’informazione proattiva dei passeggeri in merito ai loro diritti. In particolare, devono offrire la possibilità di scegliere tra rimborsi e buoni e informare i passeggeri che hanno il diritto di farsi rimborsare i buoni in qualsiasi momento. La maggior parte delle compagnie aeree oggetto dell’indagine non ha neppure rimborsato i passeggeri entro il termine di 7 giorni previsto dal diritto dell’UE. Queste compagnie devono attivarsi per garantire che tale termine sia rispettato per tutte le nuove prenotazioni – a prescindere dal fatto che l’acquisto sia avvenuto direttamente o tramite intermediario – e smaltire rapidamente l’arretrato dei rimborsi in sospeso, al più tardi entro il 1º settembre 2021.
Foto Sogaer