Europa

Tusk: nessuna decisione sull’invio di truppe in Ucraina al vertice di Parigi.

Il vertice della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” tenutosi a Parigi non ha preso alcuna decisione sull’invio di una missione di stabilizzazione in Ucraina. A ribadirlo è stato il primo ministro polacco Donald Tusk al termine dell’incontro.

“Non era obiettivo di oggi prendere decisioni sull’invio di una missione di stabilizzazione in Ucraina”, ha affermato Tusk in conferenza stampa, trasmessa da TVP Info. “Non è ancora il momento di definire questi piani, mentre non vi sono risultati preliminari dei negoziati tra Stati Uniti e Russia”, ha aggiunto.

Tuttavia, il premier polacco ha sottolineato che “è già chiaro che Regno Unito, Francia e alcuni altri Paesi” sono disposti a inviare una missione in Ucraina per “monitorare il rispetto della pace”. Ha inoltre invitato a interrompere le speculazioni sulla possibile partecipazione delle forze armate polacche a tale operazione.

Nei giorni scorsi, i media britannici hanno riferito che Londra e Parigi puntano a formare un “corpo di peacekeeping” composto da 10.000 a 30.000 soldati, con l’obiettivo di garantire l’attuazione di un eventuale accordo di pace in Ucraina. Il 20 marzo, i vertici militari dei paesi della “coalizione dei volenterosi” si sono riuniti a Londra per discutere i dettagli operativi di un possibile dispiegamento.

Sul tema si è espresso anche l’ex presidente statunitense Donald Trump, il quale, il 18 febbraio, ha affermato di non essere contrario alla presenza di un contingente europeo in Ucraina, precisando però che Washington non invierà proprie truppe.

La Russia, dal canto suo, ha ribadito la propria opposizione. Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha dichiarato il 12 marzo che la presenza di forze della NATO, sotto qualsiasi bandiera o forma, sul territorio ucraino rappresenterebbe una minaccia per Mosca. “Non lo accetteremo in nessuna circostanza”, ha avvertito Lavrov.