Turismo Sardegna. Fausto Mura: “Test ingresso? Impossibile per tutti”.
“La linea ‘dura’ scelta dalla Sardegna per i controlli all’ingresso? È una buona idea, ma si scontra con la matematica, perché riuscire a tamponare 3.000 persone che escono da un traghetto è pressoché impossibile: se uno impiegasse 10 minuti a passeggero, servirebbero 21 giorni per fare i test a tutti”. Così è intervenuto, attraverso l’Agenzia Dire, Fausto Mura, presidente di Federalberghi Sud Sardegna.
“Penso che la cosa migliore sia spingere le persone a fare il tampone prima di partire – ha dichiarato il presidente di Federalberghi Sud Sardegna – e fa benissimo il governatore Christian Solinas ad invitare i viaggiatori a venire qui con il test già fatto. Bisogna fare una ‘moral suasion’ chiedendo alle persone di fare il tampone prima di arrivare in Sardegna, a tutela della loro e nostra salute. Costa poco, si può fare in qualsiasi farmacia, è una cosa fondamentale”.
Sull’erogazione dei ristori ai lavoratori del comparto il numero 1 di Fedealberghi Sud Sardegna ha ricordato “che serve velocità, ci sono risorse già stanziate che non sono mai state erogate. Salvare le aziende prima che affoghino, dopo che sono morte gli aiuti non serviranno a niente”. “Se gli aiuti arriveranno fra sei mesi, se li prenderanno direttamente I curatori fallimentari- prosegue Mura- serve quindi sapere la quantità, ma soprattutto la velocità di erogazione dei ristori.
Da Mura poi qualche numero sulla crisi che stanno attraversando gli albergatori sardi: “La situazione è drammatica, sono aperti solamente gli alberghi cittadini, cioè meno del 15% del totale, e questi stanno andando avanti con una percentuale di occupazione delle camere del 20%. Significa che hanno una camera occupata su cinque, costi parametrati su questa cifra, ma ricavi da uno. Conseguentemente gli albergatori che non hanno chiuso stanno subendo perdite ingenti. Inoltre, non sono state fatte, per mancanza di liquidità, né le manutenzioni ordinarie, né quelle straordinarie. In vista della riapertura, le strutture dell’isola avranno dei deficit e non potranno erogare tutta una serie di servizi”.
Intervento proseguito, infine, sul passaggio della Sardegna da zona bianca a quella arancione: “Sarebbe stato auspicabile il contrario, cioè rimanere in zona gialla e passare successivamente in zona bianca – sottolinea Mura- I mesi delle prenotazioni sono aprile e maggio, bisogna essere bianchi in questo periodo per avere sicurezza delle prenotazioni per giugno, luglio e agosto. Essere bianchi a febbraio non serve a niente”.