Trenino verde, ecco l’ennesima “fondazione” nell’Isola.
Non essendo stati capaci di promuovere e mettere realmente a regime, in termini di sviluppo turistico, il Trenino verde, sta per arrivare nell’isola l’ennesimo carrozzone: la “Fondazione del Trenino verde”. Una nuova entità in gestazione, come confermato da un emendamento collegato alla Finanziaria.
Un atto commentato oggi anche dall’assessore ai Trasporti, Antonio Moro per il quale “la Fondazione del Trenino verde sarà uno strumento essenziale per segnare un tempo nuovo nelle ferrovie turistiche sarde e restituire ai territori la promozione, le scelte e la gestione delle iniziative del treno storico della Sardegna”.
Qualcuno dovrebbe ricordare che gli enti pubblici non hanno mai creato occupazione e sviluppo di qualità. Ma questa è un’altra storia, facilmente desumibile dai dati sui servizi e della presenza di imprese operanti nel territorio collegate all’indotto del cosiddetto “volano per il turismo sardo”.
Un progetto, il trenino verde, mai realmente decollato, per i ritardi tipici della PA, l’avvicendamento delle varie Giunte regionali e, con molta probabilità, per via della dabbenaggine ampiamente rappresentata dalla classe dirigente locale, buona a proporre emendamenti senza visione e, decisamente, priva di “skills”, per restare nell’ambito linguistico tanto caro ai “grandi promotori” turisitici della Giunta Solinas.
Ma, secondo l’odierna narrazione, la nuova fondazione farà la differenza: “Ci sarà un coinvolgimento diretto dei Comuni – ha sottolineato l’esponente della Giunta Solinas – e la Fondazione lavorerà in stretta collaborazione con tutti i portatori di interesse. La Regione avrà il controllo della gestione del servizio e dovrà individuare le scelte strategiche, anche in un’ottica di reperimento di finanziamenti, statali e comunitari, che altrimenti non sarebbero accessibili. La Fondazione avrà così a disposizione risorse da reinvestire per valorizzare i territori e il patrimonio ferroviario storico regionale”. Quanto ottimismo , ed è solo mercoledì!
A breve anche la costituzione di un gruppo di lavoro – tutto pubblico ovviamente a partire dall’Arst ed enti locali sul quale insiste la rete ferroviaria – per le linee guida delle principali azioni della Fondazione e per la redazione dello Statuto.
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