Trasporto animali, incontro Giunta-associazioni: “Trovare soluzione dopo anni di inerzia”.
Nonostante si parla di grandi piani, investimenti e grandi visioni per l’Isola, la constatazione del disagio per gli allevatori sardi, impossibilitati a movimentare i capi di bestiame con l’arrivo dell’alta stagione, dovrebbe riportare tutti gli attori della regione a ritornare con i piedi per terra.
Dopo anni di inerzia, oggi, la Giunta regionale è tornata a discutere con le associazioni di categoria sulle difficoltà legate al trasporto di animali vivi e di alcuni sottoprodotti di origine animale.
Diverse compagnie di navigazione hanno infatti già comunicato la sospensione dell’imbarco dei mezzi che trasportano animali vivi, in particolare dei vitelli destinati ai centri di ingrasso del centro e nord Italia e di quelli che trasportano sottoprodotti di origine animale (SOA) derivanti dalla macellazione e dalla lavorazione delle carni. Le associazioni di categoria convocate hanno concordato sull’esigenza di poter contare su un servizio continuativo e certo sulle tratte del nord Sardegna, principalmente dal porto di Olbia.
“Come Assessorato dei Trasporti ci siamo attivati prontamente alle prime segnalazioni benché la continuità marittima con la penisola allo stato attuale non sia di competenza della Regione quanto del Ministero dei Trasporti” commenta l’Assessore Barbara Manca. “L’obiettivo è trovare una soluzione nell’immediato ma assumendo fin da ora l’impegno di lavorare insieme a soluzioni strutturali in grado di risolvere definitivamente queste criticità” hanno affermato all’unisono gli assessori, Barbara Manca e Gianfranco Satta.
“Tra l’altro la continuità territoriale marittima messa a punto dal Ministero dei Trasporti non considera il trasporto delle merci tra i servizi da garantire e questo rappresenta un grave danno per il tessuto produttivo dell’intera regione – aggiunge l’Assessore Manca -. Abbiamo consultato le compagnie di navigazione che evidenziano l’incompatibilità del traffico passeggeri con quello degli animali e di alcune tipologie di merci nel periodo estivo. Per realizzare un servizio di trasporto aggiuntivo dedicato al trasporto merci occorre conoscere l’entità della domanda da trasportare da sottoporre all’analisi degli armatori per la valutazione della fattibilità del servizio”.
“Il prossimo passo – concludono i due esponenti della Giunta regionale – sarà riconvocare le compagnie di navigazione disponibili a collaborare per trovare una soluzione per i prossimi mesi e impegnarsi a portare su un tavolo ministeriale la disamina della questione per trovare una soluzione strutturale. Non è pensabile che il trasporto delle merci da e per la Sardegna non sia contemplato nelle strategie del governo per garantire la continuità marittima”.
Al momento, come ricordato da Satta, “abbiamo ricevuto disponibilità da Grendi che ha chiesto, però, di conoscere i numeri da parte delle associazioni di categoria così da avere un quadro più chiaro delle soluzioni da adottare nel breve termine”.