Trasporto aereo, si acuisce la “dis-continuità territoriale per i sardi”.

“Una persona che da Roma volesse andare e tornare a Cagliari nella giornata di domani dovrebbe prepararsi alla spesa di 627 euro. Un cittadino sardo, pur beneficiando dei prezzi in continuità, avrebbe serie difficoltà a trovare posto. E se si guarda al mese prossimo le cose vanno ancora peggio: durante le feste il prezzo standard di un volo di sola andata per la Sardegna (acquistato con un mese di anticipo) è di 339 euro. Più o meno il prezzo che di solito si paga per raggiungere New York”. Questa la fotografia sullo stato dell’arte dei trasporti sardi scattata dall’esponente dei Progressisti, Francesco Agus.

Un dato di fatto, la (dis)continuità territoriale per i sardi, che non nasce certamente con la Giunta Solinas ma che con essa ha raggiunto, indubbiamente, il suo livello più preoccupante. Esecutivo regionale che, dopo l’esperienza dell’esponente leghista Giorgio Todde, si ritrova senza un/a assessore/a a distanza di ben due mesi, nell’attesa dell’infinito rimpasto di Giunta.

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“Le criticità ormai sono innegabili – ha proseguito Agus -. La settimana scorsa tutte le organizzazioni datoriali audite in commissione insularità hanno segnalato la crisi esplosiva dei trasporti sardi. Hanno chiesto il superamento delle criticità del momento e un ripensamento complessivo dell’attuale sistema, vecchio di decenni e superato dai fatti. La Confindustria ha addirittura presentato uno studio sui modelli alternativi a quello attualmente in vigore”.

“Diversi mesi fa abbiamo segnalato le storture dell’attuale bando, incapace di assicurare una vera continuità nei due aeroporti sardi con meno traffico e addirittura dannoso per lo scalo di Cagliari. Qualunque altro sistema, persino il libero mercato, avrebbe assicurato ai sardi e a chi deve raggiungere l’isola servizi migliori rispetto a quelli erogati durante questa stagione invernale”, conclude l’esponente dei Progressisti.

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