Transizione ecologica, Da Re: “Quali risorse per istruzione e formazione?”.

Secondo quanto indicato nella raccomandazione adottata dal Consiglio dell’Unione europea lo scorso 16 giugno 2022, gli Stati membri dovrebbero rendere l’istruzione e formazione sulla transizione ecologica una priorità nei rispettivi programmi di insegnamento, affinché i cittadini dell’UE possano partecipare ai “cambiamenti necessari per una transizione ecologica di successo, giusta e inclusiva”.

Come ricordato dall’eurodeputato del gruppo ID, Gianantonio Da Re in base a tale raccomandazione gli Stati membri dell’UE sono stati “invitati a considerare la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile una delle aree prioritarie delle politiche e dei programmi di istruzione e formazione”. Motivo per il quale i Paesi UE dovrebbero fornire infrastrutture, strumenti e risorse digitali per il raggiungimento di tale obiettivo.

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Dotazioni importanti sulla cui provenienza è intervenuta la Commissaria per l’istruzione, l’innovazione e la gioventù, Mariya Gabriel: “L’attuazione della raccomandazione del Consiglio del 16 giugno 2022 tesa a stimolare l’apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile sarà sostenuta da diversi programmi di finanziamento, quali Erasmus+, il Corpo europeo di solidarietà, LIFE, il Fondo sociale europeo Plus, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, Orizzonte Europa (comprese le azioni Marie SkłodowskaCurie), il programma per lo sviluppo dell’istruzione e la sensibilizzazione e lo strumento di sostegno tecnico”.

Ad aiutare gli Stati membri ci sarà anche una task force ha ricordato la Gabriel: “Il gruppo di lavoro sull’istruzione e la formazione professionale e la transizione verde, che opera nell’ambito del quadro strategico dello spazio europeo dell’istruzione, faciliterà gli scambi tecnici e l’apprendimento tra pari tra i responsabili delle politiche dell’UE, le parti sociali e le organizzazioni internazionali. Il gruppo – prosegue – si occuperà di misure volte a integrare le considerazioni ambientali e climatiche nell’istruzione e nella formazione professionale, senza dimenticare i programmi di studio e i corsi di formazione”.

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