Traffico aereo, la XVI Legislatura verso l’epilogo, Pais: “Nasce il modello sardo”.
Tira la voglia di strafare dalle parti del Consiglio regionale della Sardegna. Dopo 4 lunghi anni di assenza su tutti i fronti – ricordiamo la scarsa intensità dell’attività legislativa della XVI legislatura e la mancanza di trasparenza – l’Aula, reca la nota del Presidente Michele Pais, “ha approvato un’importante emendamento per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna”.
Un provvedimento, da capire quale impatto potrà mai avere per garantire il diritto alla mobilità dei sardi e per la destagionalizzazione, che andrà a finanziare l’attivazione di nuove rotte aeree: 5 milioni per l’anno 2023 e 10 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Comunicato del presidente che, almeno per oggi, non riporta i consueti (nonché pomposi) richiami al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, pur non mancando di rimarcare la paternità del provvedimento: “Grazie a un emendamento – primo firmatario Michele Ennas capogruppo della Lega in Consiglio regionale – che richiama il DL della Giunta guidata da Christian Solinas, e all’assessore ai Trasporti Antonio Moro, siamo riusciti a portare a casa un risultato importante che consentirà di costruire un modello dei trasporti aerei sardi complementare alla continuità territoriale, così rafforzando, da un lato, il diritto alla mobilità dei Sardi e ampliando, dall’altro, l’offerta di trasporto aereo a fini turistici rendendo così accessibile la Sardegna tutto l’anno”.
Una azione, come ricordato dal consigliere Giuseppe Meloni, “usata per mascherare le vergogne”: “Avete ereditato un modello di continuità territoriale – rivolgendosi alla maggioranza – voi lo avete perso e ora ci raccontate che aprite nuove rotte e farete battaglie a Bruxelles. Questa è la classica arma di distrazione di massa”.
Parere condiviso dall’esponente dell’Alleanza rosso verde Eugenio Lai, per il quale “queste norme non danno ai sardi nessuna certezza di tariffe ridotte e posti in più” e dalla consigliera pentastellata, Desirè Manca: “Da cinque anni attendiamo il vostro modello di continuità territoriale, siete stati inesistenti e incapaci in tutto questo tempo”.
Mancano ancora pochi mesi per vedere l’attuale ‘agglomerato’ al Governo della Regione all’opposizione. I sardi (forse) potranno tornare a viaggiare come cittadini europei, senza la necessità di assistere inermi alle estemporanee (quanto poco ragionate) azioni per la mobilità dei sardi.