Tom Vandendriessche: “Distorsione del mercato a causa del monopolio di Facebook”.

Secondo l’eurodeputato del gruppo Identità e Democrazia, Tom Vandendriessche, attraverso le acquisizioni di società concorrenti Facebook, nel corso degli anni, avrebbe creato un monopolio mondiale sui social media e, in generale, nel settore delle comunicazioni: “L’azienda attraverso l’acquisizione di società quali ConnectU, FriendFeed, Nextsop, Hot Potato, Drop.io, Karma, Face,com, Oculus VR, Instangram e WhatsApp, ha creato un monopolio sui social media e adesso nessun cittadino è fuori dal campo visivo onniveggente di Facebook. Oltre alle violazioni sulla privacy ad esso associate, di cui i consumatori non sono consapevoli, la posizione dominante sul mercato di Facebook sta anche distorcendo il costo della pubblicità, indebolendo la posizione dei piccoli commercianti che non possono permettersi di competere con i Big player del mercato”.

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Nella sua interrogazione l’esponente olandese del Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di riferire sullo stato delle indagini sulla posizione di mercato di Facebook.

Recentemente, in risposta all’interrogazione, è intervenuta la Commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager: “La Commissione sta monitorando attentamente le questioni di equità, innovazione, concorrenza e privacy nell’economia della piattaforma online. Nello specifico per quanto riguarda Facebook, sono in corso due indagini. Una incentrata sulle modalità di raccolta, elaborazione, uso e monetizzazione dei dati personali per scopi pubblicitari da parte di Facebook e l’altra sul servizio di annunci economici pubblicati su Facebook. La Commissione – ha aggiunto la Vestager – non può commentare la tempistica o prevedere l’esito delle indagini in corso: attualmente è stata proposta una nuova regolamentazione per le piattaforme ‘gatekeeper di grandi dimensioni, ovvero le aziende online che controllano l’accesso ai mercati digitali, oltre a una vigorosa applicazione del diritto della concorrenza. La proposta di legge sui mercati digitali – ha concluso l’esponente della Commissione von der Leyen – conferirebbe il potere di imporre rimedi strutturali in caso di inadempienza”.

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