Terzo settore, le proposte del PD: “Semplificazione e risorse”.
“Chiediamo con forza al Governo di inserire il mondo del Terzo Settore e delle RSA nel decreto aiuti ter che verrà fatto nelle prossime ore. Ci sono delle realtà che hanno costi pazzeschi che si ripercuotono su persone e famiglie fragili”. E’ quanto ha dichiarato il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, ieri a Padova da dove ha ribadito le proposte del Pd per il Terzo settore italiano.
Semplificazione e “adempimenti zero” per le associazioni piccole e i gruppi meno formali, pur mantenendo l’obbligo della redazione dei verbali e dei rendiconti senza dover obbligatoriamente fornire documentazione specifica oltre a un’autodichiarazione. Ancora, il rafforzamento degli stage e della collaborazione con le scuole (non è dato sapere se con la previsione di una retribuzione) per fare esperienza di educazione civica nelle associazioni. Inoltre, il segretario dem ha proposto l’eliminazione dell’obbligo IVA previsto dal 2024 e la limitazione dei cosiddetti “bandifici” e passaggio a una reale co-programmazione pluriennale dei fondi pubblici.
A completare il bouquet delle proposte la richiesta per il completamento del RUNTS (Registro Unico Terzo Settore) e la valorizzazione delle prassi collaborative e di “amministrazione condivisa” introdotte dall’art. 55 del D.Lgs 117/17 (co-programmazione e coprogettazione), decisamente poco adottate nelle varie istituzioni locali della Sardegna, specialmente con riferimento al settore giovanile.
Interessante, inoltre, la proposta di prevedere contributi a fondo perduto per far fronte sia alle perdite registrate dal mondo del Terzo settore nelle due ultime annualità e, avrebbe sorpreso l’assenza del richiamo all’attualità, l’introduzione di un fondo di sostegno agli enti del terzo settore per coprire i maggiori oneri derivanti dal previsto aumento delle bollette energetiche, nonché per coprire gli altri costi generali.
Decisamente disruptive, ancora, l’istituzione di un Fondo nazionale dedicato al sostegno di iniziative di coprogettazione tra pubblica Amministrazione ed enti del terzo settore per il recupero a pubblica utilità degli immobili inutilizzati o sequestrati alle mafie.
Infine, un richiamo al problema collegato al Servizio Civile in Italia. Per Letta occorre estendere progressivamente il Servizio civile a tutti/e i/le giovani che fanno domanda: “Solo un terzo dei giovani – precisa – possono svolgerlo”.
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