Terranostra Sardegna, Simone Ciferni nuovo presidente.
Terranostra Sardegna, l’associazione per l’Agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti ha un nuovo presidente regionale. Simone Ciferni titolare dell’azienda ‘Locanda Lollovers’.
Trentaquattro anni di Lollove, piccolissimo borgo a pochi chilometri da Nuoro, è stato eletto questa mattina dall’assemblea dei delegati riunita a Cagliari nella sede di Coldiretti Sardegna. Ciferni guiderà l’associazione per i prossimi 5 anni.
Dopo due mandati e 10 anni alla guida di Terranostra, lascia il vertice invece, Michelina Mulas (Fattoria Su Grabiolu di Siamanna) che affiancherà Ciferni con il ruolo di vicepresidente.
“Ringrazio l’assemblea per questa nomina e cercherò di ripagare con il lavoro e il coinvolgimento di tutti la fiducia che è stata riposta in me”, ha dichiarato il neopresidente.
Eletti anche i componenti del nuovo Consiglio che, oltre a Ciferni e Mulas, sarà composto da Antonio Demontis (Su Recreu di Ittiri), Elena Corona (Sa Perda Marcada di Arbus), Marianna Fancello (Agriturismo Muristene – Dorgali), Massimiliano Salis (Su Lilloni di Villa San Pietro), Diego Mura (Sa Tanchitta di Ula Tirso), Franca Cabras (Nuraghe Murtarba di Villagrande Strisaili), Giusy Brogi (Agriturismo Santu Marcialis – Soleminis), Mariella Golosio (Sedilesu di Mamoiada) e Maria Grazia Murrocu (Sa Mandra di Alghero).
Presente alle elezioni anche il presidente nazionale di Terranostra, Diego Scaramuzza: “Oggi il sistema agrituristico è molto diverso rispetto a 10 anni fa quando era ancorato a due sole direttrici: ristorazione e alloggio. Oggi, seppure quelli restano due pilastri, l’agriturismo è più proiettato a una veste multifunzionale, legata alla valorizzazione dei territori, alla riqualificazione dei borghi e si punta a un turismo diffuso con un’offerta sempre più identitaria”.
In base all’ultima elaborazione Terranostra (su dati Istat e Ismea) è emerso che nel 2021 le aziende agrituristiche in Sardegna erano 792 (numero stabile sul 2020) con 640 aziende con alloggio (81%) e 7,2 mila posti letto. I posti a tavola erano 50 mila con oltre 570 aziende (il 72%) e una media aziendale di posti a tavola di 71 unità. Il 34% delle imprese agrituristiche è a conduzione femminile. Delle aziende regionali il 10% sono collocate in montagna (Zone svantaggiate + presidio), il 66% in collina e 24% in pianura. In crescita anche l’incidenza delle aziende agrituristiche sul totale delle aziende agricole (1,7% contro l’1,3% del 2010). Il valore economico generato dalle attività connesse ha toccato nel 2021, quota 205 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente e del +5% sul 2019, toccando la quota del 10,3% del Pil agricolo regionale.