Telemedicina, la proposta dei Riformatori: “30 milioni nel prossimo triennio”.
Non essendo riuscita a imporsi nella scorsa Legislatura, con l’obiettivo di allegerire il “carico antropico” negli ospedali e pronto soccorso, la telemedicina è tornata oggi popolare in Consiglio regionale, registrando la presentazione di una proposta di legge, firmata dai Riformatori, mirata a introdurre un modello di assistenza che superi “la centralità degli ospedali”.
“Occorre sviluppare la telemedicina per assistere i malati “cronici” in loco, in questo modo si riuscirebbe a decongestionare gli ospedali e i pronto soccorso cittadini – ha dichiarato il consigliere regionale Aldo Salaris – ora non si può più aspettare. Altre esperienze in Italia e all’estero ci dicono che questa è la via giusta da seguire”.
Nel dettaglio, l’ultima proposta di legge dei Riformatori – con una dotazione di 30 milioni di euro per il prossimo triennio – prevede la creazione di Centri di risposta territoriale, ospitati nelle case di comunità e in altri presidi sanitari, dove monitorare e trattare i pazienti cronici.
Fondi, secondo Umberto Ticca, che potrebbero essere reperiti dal Pnrr: “Vogliamo offrire uno spunto di riflessione alla politica mettendo la proposta di legge a disposizione dell’intero Consiglio”.